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Inferno sulla A14, l’attacco
di Anna Casini: «Gli incidenti
hanno responsabilità precise»

L'INTERVENTO dell'ex vice presidente della Regione ed attuale consigliere del Pd: «La scellerata gestione della condizione dell'autostrada nel tratto piceno sta determinando un grave pericolo, nulla di quanto deciso in passato è stato attuato, né sono state rispettate le scadenze. Dov'è ora chi sbraitava in modo scomposto proprio su questa questione?»
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«La responsabilità degli incidenti annunciati e purtroppo prevedibili, è in capo a chi avrebbe dovuto terminare i lavori sulla A14 prima dell’estate, ma anche a chi avrebbe dovuto verificare e monitorare l’avanzamento degli stessi».

Anna Casini

Lancia accuse ben precise Anna Casini, ascolana, ex vice presidente della Regione ed attuale consigliere del Partito Democratico, sulla questione del tratto piceno dell’autostrada, protagonista in negativo di troppa cronaca da molti anni a questa parte.

«Mi chiedo dove siano le forze politiche che lo scorso anno sbraitavano in modo scomposto proprio su questa questione, buttando la palla nel campo dell’Amministrazione regionale per mere finalità elettorali -attacca la Casini-. Amministrazione che nonostante non avesse responsabilità diretta sui lavori, pure si spese in ogni modo con riunioni e pressioni sulla ministra De Micheli e su Autostrade, tanto che i progetti di sostituzione delle barriere furono approvati in soli tre giorni».

«Adesso, invece, apprendo che il 9 luglio dovrebbero essere sospesi i lavori nei cantieri dell’A14 -continua-. Mi chiedo quali lavori, visto che non mi risulta sia stato fatto nulla di quanto deciso nella riunione che si tenne esattamente un anno fa nella quale il gestore dell’Autostrada affermò che le verifiche di stabilità della galleria di Grottammare si sarebbero concluse entro il 21 luglio 2020, che le barriere dei viadotti sarebbero state sostituite subito dopo l’estate e che si sarebbero attivate le due corsie per senso di marcia subito dopo il dissequestro dei viadotti da parte della procura di Avellino. Lo dico con certezza perché oltre al Prefetto di Ascoli, ai rappresentanti del Mit, dell’Anbas e della Provincia di Ascoli Piceno, ero presente anche io che ai tempi ero assessore alle infrastrutture della Regione Marche».

Auto in coda sulla A14

«I lavori potevano quindi iniziare a settembre 2020, ma da questa data sono iniziati solo i disagi ed è aumentato il pericolo per la privata e pubblica incolumità in particolare con l’incremento del traffico, fisiologico nel periodo estivo -ribadisce Anna Casini-. La scellerata gestione della condizione dell’A14 sta determinando un grave pericolo per i cittadini come purtroppo testimonia l’ultimo incidente mortale di pochi giorni fa, ma anche danni economici al mondo degli autotrasportatori, dei lavoratori pendolari, al turismo dei comuni costieri e all’immagine delle Marche che vengono percepite non per la straordinaria bellezza ma come una terra disagiata».

«Chi come me transita sull’autostrada quasi ogni giorno -conclude- sa bene che spesso nei cantieri non si vede nessuno. Credo che se si fosse lavorato di notte e più celermente, ad esempio lungo la galleria di Grottammare danneggiata ormai da molti anni, oggi probabilmente non piangeremmo i morti».

 


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