Gli assessori regionali Castelli e Aguzzi, con il presidente Acquaroli, a Comunanza, all’incontro promosso a luglio dal sindaco Alvaro Cesaroni
Vertenza Whirlpool, l’assenza dell’azienda all’incontro del Mise dello scorso 28 settembre è arrivato sul tavolo del Consiglio regionale, con un interrogazione del Partito democratico.
A rispondere, l’assessore Stefano Aguzzi, presente al Ministero, insieme con i sindacati ed i rappresentanti del Governo e delle Regioni in cui sorgono stabilimenti del colosso americano degli elettrodomestici, come le Marche che hanno siti ad Ancona e Comunanza.
Ma la risposta di Aguzzi – «di fronte a questo scenario potenzialmente devastante, non ha fatto altro che ricordare il tavolo del 28 settembre»– non ha soddisfatto i consiglieri regionali di opposizione che chiedono alla Regione un intervento più incisivo, condannando il comportamento di Whirlpool.
L’azienda – per i dem – ha confermato «»la censurabile linea tenuta in questi mesi: silenzio, indisponibilità al dialogo, mancanza di chiarezza e trasparenza sugli intendimenti futuri. Un comportamento inaccettabile, che ha portato all’esasperazione le maestranze, inducendo i sindacati a dichiarare una mobilitazione che si articola con varie iniziative tra le quali il blocco degli straordinari e 4 ore di sciopero e che non avrà termine fino a quando non ci sarà un confronto serio con la proprietà«».
A tal proposito, dalla Regione Marche, «ci aspettiamo – si legge in una nota del Partito democratico – un esplicito sostegno alle iniziative di protesta promosse dai sindacati e un’azione forte per indurre Whirpool a incontrare le parti sociali e i rappresentanti istituzionali: la proprietà ha il dovere di spiegare quali sono le prospettive di medio periodo per gli stabilimenti di Fabriano e Comunanza.
Non si può continuare a rimanere nell’incertezza, tanto più in quanto si ha la sensazione che si voglia far trovare i lavoratori di fronte al fatto compiuto della cessione, senza aver chiarito preliminarmente chi sarebbero i nuovi acquirenti e con quale piano industriale.
Non sono sufficienti le parole, non si può solo prendere atto della mancata volontà di interloquire di Whirpool né tantomeno è lecito minimizzare dichiarando che la crisi è solo “possibile” o “eventuale”: chiediamo al contrario una presa di posizione netta e l’attivazione di tutti i canali per dare soluzione alla questione.
Infine l’attacco alla Regione: «Purtroppo fino ad oggi abbiamo visto solo passerelle di Acquaroli e degli assessori candidati alle politiche che assicuravano ai dipendenti attenzioni e azioni concrete, come a Comunanza. Ora che governano, Regione e Stato hanno la responsabilità di mantenere le promesse fatte».
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