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«La Farmacia dei Servizi funziona, vicini anche alla popolazione dei piccoli centri»: report e novità di Federfarma

IL PRESIDENTE di Federfarma Marche Marco Meconi: «I farmacisti stanno vivendo quest’attività come punto di svolta per una professione molto antica. Si rendono conto che i cittadini, ancora di più quando sono malati cronici, si interessano ai nuovi servizi perché comprendono il valore anche sociale della sperimentazione, sanno che la farmacia, in ogni area, è sempre aperta, pronta a dare risposte di salute, con competenza e umanità». Paolo Sacripanti, presidente di Federfarma Fermo: «Nei primi mesi di sperimentazione le circa 40 farmacie coinvolte in provincia di Fermo hanno richiamato, con importanti miglioramenti, già una buona percentuale di soggetti in stato critico, nella sperimentazione per l’aderenza alla terapia della Bpco-Broncopneumopatia cronica ostruttiva»
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Marco Meconi

 

La sperimentazione, nelle Marche, della Farmacia dei Servizi, ha superato il secondo mese e proseguirà fino a dicembre 2023. I risultati, stando al report di Federfarma Marche, sono positivi perché «attestano la soddisfazione da parte dei cittadini marchigiani che vedono la Farmacia come presidio sanitario di prossimità ed hanno accolto con interesse, spesso interagendo anche sui social, il progetto che vede coinvolte Federfarma Marche ed Assofarm per le farmacie pubbliche».

 

«I farmacistidice Marco Meconi, presidente di Federfarma Marchestanno vivendo quest’attività come punto di svolta per una professione molto antica. Si rendono conto che i cittadini, ancora di più quando sono malati cronici, si interessano ai nuovi servizi perché comprendono il valore anche sociale della sperimentazione, sanno che la farmacia, in ogni area, è sempre aperta, pronta a dare risposte di salute, con competenza e umanità».

 

I dati relativi alla sperimentazione nei mesi di luglio ed agosto, sempre secondo Federfarma, confermano infatti che il percorso, fortemente voluto dalla Regione, rappresenta un autentico punto di svolta per le zone più interne delle Marche, dove la farmacia rurale è spesso unico riferimento per la salute dei cittadini. «I dati ci dicono che questa sperimentazione – prosegue Meconi – consente di superare le difficoltà di ordine logistico dovute alla complessità orografica della nostra regione. Anche la popolazione che vive nei piccoli centri può ottenere prestazioni sanitarie nella farmacia sotto casa. Si sta dimostrando che, nel prossimo futuro, anche la farmacia contribuirà alla riduzione delle liste di attesa e a valorizzare il ruolo delle campagne di screening e vaccinazione diffusa».

 

Andrea Avitabile, vice presidente di Federfarma Marche: «Le circa 300 farmacie marchigiane che hanno aderito alla sperimentazione confermano spirito di collaborazione con le istituzioni per elevare il livello di tutela della salute della popolazione».

 

Fino ad oggi la sperimentazione ha prevalentemente interessato i servizi di telemedicina. Così prestazioni come elettrocardiogramma, holter cardiaci e pressori, tele spirometria vengono refertati a distanza grazie al collegamento con centri specialistici: un numero importante di cittadini, effettuata l’analisi, è stato indirizzato ad ulteriori approfondimenti diagnostici. Ma i farmacisti stanno sperimentando anche l’aderenza alla terapia farmacologica nei pazienti con diabete di tipo2 e anche la Bpco.

 

«La Farmacia dei serviziosserva Tiberio Belleggia, coordinatore di Assofarm Marche – ha risposto in modo adeguato all’esigenza di prossimità delle cure, soprattutto in risposta ad una aumentata aspettativa di vita della popolazione che richiede un monitoraggio costante delle condizioni di salute e dell’aderenza terapeutica». 

 

Paolo Sacripanti, presidente di Federfarma Fermo, fa riferimento ai cardini del Servizio sanitario, segnalando che «nei primi mesi di sperimentazione le circa 40 farmacie coinvolte in provincia di Fermo hanno  richiamato, con  importanti miglioramenti, già una buona percentuale di soggetti in stato critico, nella sperimentazione per l’aderenza alla terapia della Bpco-Broncopneumopatia cronica ostruttiva», terapia tra quelle con minore aderenza statistica, che su base nazionale è pari al 14%.


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