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Coldiretti: «Da insetti alieni attacco alle nostre colture, a rischio anche l’Alloro Igp»

L'ALLARME del presidente della Coldiretti Ascoli-Fermo Stefano Mazzoni: «Necessario che le istituzioni vigilino in modo adeguato sull’introduzione di altri organismi alieni, che mettono a rischio il reddito delle imprese. A livello locale stiamo attivando progetti per informare e formare le imprese agricole, anche con l’aiuto di Amap e di consulenti specifici, sulla prevenzione e sul contrasto alla diffusione dello Xylosandro e della Cimice Asiatica»
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Stefano Mazzoni, presidente di Coldiretti Ascoli-Fermo


Non bastavano il Punteruolo Rosso all’attacco delle palme, simbolo inconfondibile della Riviera, o la cimice asiatica a far danni su frutta e ortaggi.

 

L’allarme è continuo tra campi e vivai dell’Ascolano e del Fermano con Coldiretti che torna a denunciare l’invasione di insetti alieni «favorita – specificano, con una nota stampa, dalla stessa sigla degli agricoltori – dalla globalizzazione e dagli scarsi controlli alle frontiere Ue».

 

Il risultato, secondo l’analisi della Coldiretti diffusa a Myplant&Garden in occasione dell’incontro promosso assieme ad Assofloro, è oltre un miliardo di danni in tutta Italia con effetti sul piano ambientale, paesaggistico ed economico.

 

«Tra i nemici ci sono anche l’asiatico Xylosandro che danneggia il prezioso Alloro del posto che da Grottammare sta cercando la certificazione europea Igp o il Cinipide del castagno, cinese, responsabile della riduzione di produzione delle piante in cui vive e si riproduce. A livello nazionale – spiegano da Coldiretti Ascoli-Fermo – per difendere le castagne è stata avviata con successo una capillare guerra biologica attraverso lo sviluppo e accurata diffusione dell’insetto Torymus sinensis, che è un antagonista naturale, anche se ci vorrà ancora tempo per ottenere un adeguato contenimento. A queste, ovviamente, si aggiungono specie autoctone e ben conosciute come la Mosca dell’olivo, una delle cause della scarsa produzione 2023 di olio extravergine di oliva nella nostra regione».

 

«Le frontiere dell’Unione Europea sono un colabrodo – denuncia, nella nota, il presidente di Coldiretti Ascoli-Fermo, Stefano Mazzoni – per anni abbiamo assistito a politiche troppo permissive sull’ingresso di prodotti agroalimentari e florovivaistici senza un minimo di cautela o quarantene. E questo, anche per via dei cambiamenti climatici, ha portato a una colonizzazione aliena dannosa per tutto il comparto. Questo mentre i prodotti italiani devono superare negoziati e dossier di anni prima di poter varcare i confini. Necessario, dunque, che le istituzioni vigilino in modo adeguato sull’introduzione di altri organismi alieni, che mettono a rischio il reddito delle imprese. A livello locale – conclude – stiamo attivando progetti per informare e formare le imprese agricole, anche con l’aiuto di Amap e di consulenti specifici, sulla prevenzione e sul contrasto alla diffusione dello Xylosandro e della Cimice Asiatica».


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