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Sanità: i sindacati Nursind e Usb confermano lo sciopero del 22 marzo

ASCOLI - Si avvicina la data di venerdì in cui le due organizzazioni sindacali hanno proclamato l'astensione dal lavoro per i dipendenti dell'Azienda Sanitaria. «La dirigenza dell'Ast non ha ancora ottemperato alle sue prerogative come previsto dalla legge, né ha comunicato la situazione alla cittadinanza»
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La recente doppia manifestazione di protesta davanti agli ospedali di San Benedetto e Ascoli

«Siamo stati sommersi da un’enorme quantità di richieste da parte dei lavoratori desiderosi di partecipare allo sciopero. Allo stesso tempo, finora la Dirigenza di Ast Ascoli non ha ancora ottemperato alle sue prerogative come previsto dalla legge, né ha comunicato la situazione alla cittadinanza. Questo evidenzia una diffusa insoddisfazione e la volontà dei lavoratori di esprimere il proprio dissenso al fine di migliorare le proprie condizioni lavorative ed economiche».

Maurizio Pelosi (Nursind) e Mauro Giuliani (Usb)

Lo affermano Maurizio Pelosi e Mauro Giuliani, che all’interno di Ast Ascoli rappresentano i sindacati Nursind e Usb. E proseguono: «Dopo la nostra manifestazione svoltasi a San Benedetto venerdì scorso, dove anche i giornalisti hanno potuto verificare tutta l’arroganza della Direzione di Ast, dove i lavoratori sono costretti a subire oggi giorno, la stessa Direzione continua a restare sorda e indifferente. Non solo ha dato risposte, ma addirittura peggiorato il “Piano stabilizzazione” che, con determina pubblicata il 19 marzo, ha ulteriormente diminuito le stabilizzazione complessive da 150 a 147 e, per gli oss, da 65 a 56.

Si tratta di un vero e proprio attacco alle lavoratrici e lavoratori del comparto – gridano – per cui l’unica risposta delle lavoratrici e dei lavoratori è lo sciopero. Abbiamo deciso di indire una manifestazione che si terrà venerdì 22 marzo davanti all’ospedale “Mazzoni” di Ascoli dalle ore 11 alle 14. La decisione di scioperare e manifestare non è solo un atto di protesta ma l’ennesimo passo di una lunga lotta iniziata mesi fa per riconquistare la dignità professionale ed economica che ci spetta. Chiediamo risposte concrete – aggiungono -e non palliative e insufficienti come la stabilizzazione, che è sacrosanta, attuata grazie alla nostra mobilitazione. Ma vanno stabilizzati tutte le lavoratrici e tutti i lavoratori.
Pelosi e Giuliani poi spiegano come «la proroga dei contratti in scadenza a fine marzo, come nel caso del personale ausiliario, è essenziale data la grave carenza di risorse umane. È imperativo non perdere nemmeno un’unità di personale attualmente in servizio. Anzi abbiamo necessità di assumere personale aggiuntivo tramite graduatorie di concorso, come infermieri, ostetriche e altri, da mobilità da altre Aziende Sanitarie».
«Ad oggi il “Piano del fabbisogno” del personale stilato dalla Dirigenza dell’Ast  – concludono i portavoce di Nursind e Usb – sancisce che a fine 2024 perderemo 41 unità di personale – 15 oss, 6 infermieri, 6 ausiliari, 2 operatori tecnici, 12 operatori amministrativi – la riteniamo una prospettiva inaccettabile e chiediamo urgentemente una revisione del Piano, così come chiediamo l’attivazione di tutto i posti letto certificati dalla Regione Marche (a oggi ne mancano oltre venti) e la riapertura dei reparti di Urologia e Psichiatria la riattivazione dei posti letto della Medicina di urgenza di San Benedetto, le culle della Patologia Neonatale di Ascoli. 
Siamo pronti a continuare questa lunga battaglia, consapevoli che la dignità delle lavoratrici e dei lavoratori non è un privilegio, ma un diritto, così come la salute pubblica che non possiamo più permetterci di negare a noi stessi e alla cittadinanza picena».

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