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Ascoli, la speranza è l’ultima a morire (Fotogallery)

SERIE B - Con il Venezia partita senza gol tra due squadre senza i rispettivi bomber Mendes e Pohjanpalo. Il doppio cartellino dell'arbitro leccese Pezzuto che ha usato in rapida successione quelli dei colori della squadra della sua città
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di Lino Manni

 

(foto Ascoli Calcio)

 

Non siamo alla frutta, ma in zona retrocessione si. Anzi, ad oggi, condannati alla retrocessione diretta. Ma ci sono ancora sei partite da giocare e la salvezza è abbordabile, con o senza i playout. Contro il Venezia ci voleva una vittoria che purtroppo non è arrivata. E’ stata una sfida tra due squadre senza attaccanti. Da una parte mancava il cannoniere della serie B, Joel Pohjanpalo che ha rinunciato a giocare per assistere la moglie nel momento del parto. Dall’altra Mendes che con Nestorovski e altri affollano l’infermeria bianconera. Insomma senza i tiratori scelti è difficile fare centro. Come sempre l’Ascoli ci mette tanta voglia ma è limitato nel gioco e nei singoli. Qualche brivido si corre nel primo tempo come l’uscita avventata di Vasquez, ma Bellusci ci mette una pezza. Il Venezia sta in alto in classifica ma in campo la differenza non si è vista. Prima del riposo, in una delle azioni degne di tale nome, Zedadka sciupa una ghiotta occasione per mettere il pallone in rete. Fa caldo e allora è meglio andare negli spogliatoi a riposarsi.

Nella ripresa il sole forse annebbia le idee a Carrera, oggi in panchina senza occhiali. Prima esce Rodriguez, che non accetta la sostituzione, poi si fa male Duris e l’allenatore lo sostituisce con Valzania, un centrocampista. Evidentemente Carrera si è ispirato al gioco di Guardiola quando provò un Manchester City senza il centravanti Aguero. Una mossa che ha dato fiducia al Venezia e che ha chiuso l’Ascoli nella propria meta campo. “Che confusione, sarà perché ti amo” cantavano i “Ricchi e Poveri” e ai tifosi del picchio non è rimasto altro che incitare i propri beniamini. Il caldo e le emozioni non sono finite. Ci si è messo anche l’arbitro Pezzuto di Lecce, soprannominato  “Mr. Bean” per l’incredibile somiglianza al personaggio interpretato dall’attore inglese Rowan Atkinson. Ebbene mister Bean, usando i colori della squadra della sua città, ha mostrato a Bellusci prima il giallo e poi, dopo il responso del Var, il rosso. La sofferenza sarà grande, ma la speranza sarà l’ultima a morire.

 

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