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L’Ascoli rimanda ancora l’appuntamento con la tanto attesa svolta: 0-0 a Cittadella, il Picchio è sempre terzultimo

SERIE B - I bianconeri disputano una partita ordinata, recriminando per due legni colpiti con Masini e Vaisanen. Nel finale, tuttavia, quando i padroni di casa sembrano accontentarsi del punto, non provano nemmeno ad affondare il colpo per il bottino pieno. Il contemporaneo successo della Ternana contro la Cremonese complica la situazione: per la salvezza serve ben altro
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di Salvatore Mastropietro

 

Davanti ad oltre 300 instancabili tifosi ospiti l’Ascoli raccoglie il secondo 0-0 consecutivo dopo quello di sei giorni fa contro il Venezia. In uno stadio storicamente complicato come il “Tombolato” e contro un avversario ostico come il Cittadella, i bianconeri conquistano un punticino disputando una partita ordinata e di discreta applicazione, riuscendo anche a tenere la palla per alcuni tratti di gara. A questo punto del campionato, tuttavia, non può bastare: per salvarsi occorre vincere e per vincere serve segnare.

 

Rispetto al solito stavolta il Picchio qualche occasione l’ha avuta. Ben due i legni, uno colpito da Masini nel primo tempo e uno da Vaisanen nella ripresa, che avrebbero potuto avere miglior sorte. I padroni di casa, dal canto loro, dimostrano di accontentarsi di un risultato che tiene vive le speranze playoff. E si accontenta anche l’Ascoli, che negli ultimi minuti non alza il baricentro non provando ad affondare il colpo. Un atteggiamento rinunciatario abbastanza inspiegabile per una squadra in una simile situazione. Per gli uomini di Carrera il colpaccio della Ternana a Cremona (1-2 con rete decisiva in pieno recupero) non agevola una lotta salvezza che rimane piuttosto complicata: i playout sono adesso distanti 2 punti, mentre per la salvezza diretta occorre attendere i risultati di Cosenza e Spezia.

 

LE PREMESSE – In casa Ascoli non c’è nessuna sorpresa nell’undici iniziale rispetto alle attese della vigilia. In difesa c’è Vaisanen al posto dello squalificato Bellusci. Rispetto al match casalingo contro il Venezia l’altra variazione è data dall’impiego di Caligara dal 1′ con Giovane che si accomoda in panchina. Lato Cittadella, mister Gorini opta per un fluido 3-4-2-1. In difesa c’è l’ex di turno Salvi come braccetto di destra. Indisponibili altre due vecchie conoscenze bianconere come Danzi e Baldini.

 

IL PRIMO TEMPO – Dopo appena tre minuti il Cittadella spreca una grande occasione per il vantaggio: Carissoni va via ad un paio di avversari, mette al centro per Pandolfi, sulla cui conclusione arriva una deviazione di Tessiore che toglie il pallone dallo specchio della porta. L’Ascoli risponde al 6′ con una conclusione di Zedadka, che termina alta di un paio di metri. Al minuto 8 Caligara ci prova da posizione improbabile, trovando la parata in presa bassa di Kastrati. Al 10′ sono i padroni di casa ad avere un’altra ghiotta occasione: Pandolfi, lanciato in profondità da Vita, incrocia con il destro davanti a Vasquez; palla a lato di poco. Pericoloso anche l’Ascoli al 22′ con una bella iniziativa di Quaranta, che arriva al cross; sul secondo palo Falzerano calcia malamente da buona posizione. Sarebbe stato, comunque, annullata un’eventuale rete a causa di un fallo di Duris a centro area. Grande occasione per gli uomini di Carrera al minuto 26: Falzerano libera al tiro in area Masini, che da posizione defilata fa partire un fendente di destro che centra in pieno la traversa; il pallone rimbalza poi sulla linea ed esce dalla disponibilità dei bianconeri. Al 39′ Caligara non riesce a sfruttare una buona opportunità: Zedadka libera al tiro il numero 10 bianconero, che non riesce però a mantenere bassa la sua conclusione.

 

IL SECONDO TEMPO – A inizio ripresa Gorini cambia atteggiamento tattico passando al 4-3-1-2 con l’inserimento di Magrassi al posto dell’ammonito Tessiore. Al 47′ Cassano non riesce a concludere in modo pulito da buona posizione dopo una respinta imprecisa di Mantovani. Complice il gran caldo, i ritmi non si alzano nemmeno nella ripresa. L’Ascoli tiene palla più del solito, ma non riesce a creare azioni da gol pericolose. A quindici minuti dal termine Carrera mette in campo muscoli e centimetri per il reparto offensivo: Nestorovski e Streng al posto di Rodriguez e Duris. Al minuto 82 l’Ascoli va ad un passo dal vantaggio: Vaisanen raccoglie sugli sviluppi di un corner e colpisce in allungo di destro; il suo tentativo, debole ma angolato, colpisce in pieno il palo alla sinistra di Kastrati, che riesce poi a impossessarsi della respinta. Negli ultimi minuti il Cittadella sembra accontentarsi, ma l’Ascoli non alza il baricentro nonostante l’assoluta necessità di conquistare un successo. Dopo cinque minuti di recupero l’arbitro Volpi fischia la fine: è 0-0.

 

CITTADELLA (3-4-2-1): Kastrati; Salvi, Pavan, Frare (19’st Sottini); Tessiore (1’st Magrassi), Carriero, Branca, Carissoni (42’st Giraudo); Vita, Cassano (27’st Mastrantonio); Pandolfi (42’st Maistrello). A disposizione: Maniero, Veneran, Rizza, Saggionetto, Cecchetto, Djibril. Allenatore: Gorini

 

ASCOLI (3-5-2): Vasquez; Vaisanen, Mantovani, Quaranta; Falzerano, Masini, Di Tacchio, Caligara (28’st Giovane), Zedadka; Duris (31’st Streng), Rodriguez (31’st Nestorovski). A disposizione: Viviano, Mengucci, Tavcar, Celia, Adjapong, Valzania, Milanese, Maiga Silvestri, D’Uffizi. Allenatore: Carrera

 

Arbitro: Volpi di Arezzo (assistenti Vigile di Cosenza e Longo di Paola, quarto ufficiale Peletti di Crema, Var Abisso di Palermo, Avar Di Vuolo di Castellammare di Stabia)

 

Note: spettatori 3.252, incasso 16.540 euro (paganti 1.424 di cui 323 ospiti, euro 9.740; abbonati 1.828, rateo euro 6.799). ammoniti Masini (A), Tessiore (C), Branca (C), Vita (C). Recupero 2’+5′


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