di Luca Capponi
Trasmissione dati, droni, contatori elettronici e un sistema di mappatura del sottosuolo unico in Italia. Per combattere gli sprechi di acqua, migliorare la qualità degli interventi in caso di guasto, tarare al meglio i consumi, avere un quadro più preciso possibile a cui affidarsi prima, dopo e durante un lavoro.
Il direttore della Ciip Celani
La Ciip entra in una nuova fase operativa grazie a tutta una serie di innovazioni messe in campo negli ultimi mesi. L’ente che si occupa della gestione del servizio idrico del Piceno, presieduto da Giacinto Alati e diretto da Gianni Celani, annovera in corso d’opera tecnologie che rendono l’attività quotidiana meno impattante e più virtuosa.
Grazie anche a un sistema di comunicazione particolare che è lo stesso Celani a spiegare. «Attualmente riusciamo a presidiare al meglio il territorio grazie al telecontrollo sui vari serbatoi ed alla gestione di un tunnel di connessione sviluppato con l’Università di Torino e la società marchigiana Fidoka -spiega il direttore.- Un’infrastruttura virtuale che ci consente collegamenti veloci e istantanei anche con le sedi periferiche presenti sul territorio e di agire in maniera più oculata e rapida in caso di problemi alla rete idrica».
Un aspetto, questo, che va di pari passo con l’installazione già effettuata di circa 12.000 contatori elettronici, equamente distribuiti in tutta la provincia di Ascoli, che nelle intenzioni della Ciip dovranno via via sostituire quelli meccanici, maggiormente diffusi nelle abitazioni dei privati.
L’impianto di soccorso posizionato a Castel Trosino (Ascoli)
«Si tratta di una soluzione che, nonostante un maggiore costo, offre più garanzie, anche a livello di durata, visto che i contatori elettronici sono più precisi ed hanno un vita media di 15 anni rispetto ai 10 anni di quelli meccanici -continua Celani-. Tra gli altri benefici pratici, c’è poi quello di riportare consumi di acqua istantanei e maggiormente precisi, monitorabili costantemente attraverso l’utilizzo di una app specifica. Ad esempio, in caso di perdite o di consumi anomali rispetto a quelli standard, si può individuare tempestivamente la perdita; in caso contrario andrebbe ad essere scovata solo dopo l’arrivo di una bolletta maggiorata rispetto a quella standard. Per quanto riguarda le attività commerciali, poi, attraverso un sistema di tessere prepagate si potrebbero evitare situazioni di morosità. L’obiettivo è quello di implementarne l’uso arrivando ad una copertura con contatori elettronici del 70-80% del territorio».
Altro tassello importante riguarda infine una strumentazione unica, totalmente pensata e realizzata dalla Ciip, le cui potenzialità sono davvero enormi.
«Si tratta di una sorta di georadar che con l’ausilio di una macchina riesce a segnalare con estrema precisione ciò che c’è sotto e sopra il suolo e di che materiale è fatto -conclude il direttore Celani-. Una tecnica che si è resa utile, ad esempio, durante l’intervento che abbiamo portato a termine in corso Trieste, ad Ascoli, consentendoci di scavare solo per 10 centimetri e di impattare davvero in maniera irrisoria sul posto. Questo sistema di mappatura, che prevede l’utilizzo anche di droni sotterranei, ci ha consentito di tracciare pure le sorgenti di Pescara del Tronto e Foce di Montemonaco e, ad esempio, alcune consistenti vie fognarie della provincia. Ovviamente il monitoraggio porta grandi vantaggi in termini di conoscenza del sottosuolo (e non solo) e di perizia negli interventi in caso di guasti e rotture. L’idea è quella di mettere a disposizione i dati e la tecnologia per i Comuni e gli enti che ne fanno richiesta, sarebbe di grande utilità. A tal proposito abbiamo indetto una gara perché noi non siamo in grado impiegare personale e struttura per un utilizzo su larga scala. Speriamo anche nei fondi del PNRR».
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