Anche quest’anno, la Giornata internazionale contro la violenza sulle donne offre l’opportunità di riflettere sul ruolo della donna nella società moderna e, di conseguenza, anche nel mondo del lavoro.
Come purtroppo evidenziato anche dai recenti fatti di cronaca, la violenza contro le donne rappresenta ancora oggi una problematica attuale e allarmante sul piano sociale e culturale, che la Cna picena cerca quotidianamente di contrastare promuovendo, nella sfera professionale come in quella quotidiana, la parità dei sessi e spalancando le porte a tutte le donne che, con le loro idee innovative, contribuiscono attivamente al processo di crescita dell’associazione.
Indispensabile la denuncia degli abusi subiti, ma la lotta contro la violenza sulle donne dev’essere finalizzata alla creazione di un ambiente sociale e lavorativo in cui le donne possano realizzare il proprio potenziale e costruire un futuro migliore per sé stesse e le generazioni future. In questo senso, per la Cna di Ascoli, è fondamentale adottare politiche e programmi che sostengano l’imprenditoria femminile promuovendo la parità di opportunità nel mondo del lavoro.
Nel 2022 il Piceno (dati centro studi Cna) ha assistito alla perdita di 18 imprese femminili sulle 144 complessive in tutta la provincia, un dato che conferma ulteriormente la capacità delle imprenditrici del territorio di affrontare al meglio le difficoltà del momento e di limitare così l’impatto della crisi.
È dalla loro viva voce che la Cna di Ascoli, una realtà territoriale a forte vocazione femminile, intende ripartire per lanciare un messaggio di speranza alle donne e alla società moderna.
Arianna Trillini
«L’amore non è possesso – dichiara Arianna Trillini, presidente della Cna di Ascoli – È uno scambio, una crescita, un offrirsi a vicenda. Premesse semplici, alla base di un sano rapporto di coppia, fondamento delle famiglie. Se il processo è disturbato, tutto implode.
Occorre rivedere le motivazioni alla base dei comportamenti dannosi, perché, ancora e con tanta veemenza si continua a umiliare e maltrattare una donna, una compagna, una figlia. Quale gratificazione dall’opprimere la persona che dici di amare, quale conquista nell’ottenere sesso con la forza, quale una soddisfazione nell’impedire ad una ragazza di scegliere la sua strada.
Le istituzioni, la collettività, noi tutti, dobbiamo enfatizzare la consapevolezza che la violenza è l’antitesi dell’essere uomo. L’uomo è l’elemento centrale nella società: attraverso le sue capacità, consapevole delle proprie responsabilità deciderà quale contributo vorrà dare a questo mondo. Al pari della donna».
Barbara Tomassini
«Ho iniziato a lavorare come pittrice e ceramista nei primi anni ‘90 – ricorda Barbara Tomassini, presidente Cna Artistico e tradizionale Marche – e posso dire che essere donna, in campo artistico, non è affatto semplice. Personalmente, per farmi valere e rispettare anche come persona, ho sempre dovuto combattere con il mio essere donna e con il rischio di essere importunata sul lavoro: per pregiudizio, infatti, l’artista è sempre visto come un soggetto particolare e misterioso, in grado di attrarre».
Doriana Marini
«In famiglia mi hanno insegnato fin da piccola l’importanza di essere indipendenti e il valore della libertà – dichiara Doriana Marini, presidente Cna Federmoda Marche – Nella nostra società, per via degli stereotipi che legano la donna alla cura dei figli e delle persone fragili, chi ha famiglia ha molte più difficoltà in termini di indipendenza, ma fortunatamente al di là di questo aspetto non noto molte differenze tra uomo e donna che vogliono fare impresa».
Selene Re
«Sempre più donne emergono in ruoli di leadership nel mondo imprenditoriale, portando una preziosa diversità di prospettive e competenze – conferma Selene Re, presidente Cna Giovani imprenditori Marche – È essenziale che le donne affrontino senza esitazioni il confronto con gli uomini, poiché la forza delle idee e della competenza supera il genere. La presenza crescente delle donne in ruoli chiave dimostra la graduale caduta delle barriere, contribuendo alla creazione di una cultura aziendale più inclusiva».
Sandra Gouveia
«Purtroppo siamo ancora lontani dal raggiungere una parità sul piano dei diritti, in particolare ampliando l’orizzonte anche alle donne straniere che oggi cercano di trovare il proprio posto nel mercato del lavoro italiano – sottolinea Sandra Gouveia, presidente del comitato Impresa Donna della Cna di Ascoli – Oggi le donne sono costrette a scegliere tra la famiglia e la carriera. A parità di competenze, inoltre, per emergere e raggiungere lo stesso status di un uomo le donne devono sfidare i pregiudizi e mettersi continuamente in discussione, oltre a fare i conti con le limitazioni imposte da scuole e asili nidi, che in altri Paesi restano aperti ben oltre i nostri orari. Personalmente sono una nonna giovane, che tuttavia lavora fino a tardi e fa fatica a offrire sostegno nella crescita dei nipoti».
Barbara Pietrolungo
«Noi donne abbiamo faticato molto per ottenere credibilità nel rivestire posizioni lavorative prettamente maschili e, ancora oggi, ci troviamo spesso penalizzate nel mondo del lavoro – sostiene Barbara Pietrolungo, presidente Cna Trasporto merci Ascoli – Siamo chiamate a svolgere il doppio ruolo di imprenditrici e mogli e, senza un aiuto in casa, diventa difficile garantire la stessa disponibilità professionale degli uomini. Fortunatamente, però, noto una graduale apertura in ambito lavorativo anche nel mio settore, con sempre più donne, specie al nord, al volante di tir».
Deborah Caioni
«Fortunatamente, in 25 anni di attività, non ho mai riscontrato problematiche sul piano lavorativo, pur essendo attiva in un settore prevalentemente al maschile – afferma Deborah Caioni, presidente Cna Trasporto persone Ascoli – Noto con piacere che le donne sono sempre più benvolute e apprezzate nel mondo del lavoro, anche grazie a esempi virtuosi come quelli su cui possiamo contare all’interno del sistema Cna».
Laura De Simone
«Noi donne, sul lavoro, diamo sempre il massimo con grande capacità di organizzazione – dichiara Laura De Simone, presidente Cna Estetica Ascoli – Ho alle spalle 25 anni di attività e so bene quanto lavorare nel settore dell’estetica possa essere duro, dal punto di vista fisico e psicologico. Nel frattempo, la crescita dei figli richiede impegno e comporta anche preoccupazione. Viviamo in un mondo piuttosto caotico e, ad oggi, essere madri e genitori non è affatto semplice».
Laura Siddu
«Le donne si assumono ogni giorno grandi responsabilità all’interno delle aziende ed è fondamentale dare loro lo spazio necessario per garantire il successo di ogni realtà imprenditoriale. Per me – afferma Laura Siddu, presidente Altre attività del settore Estetica Cna Ascoli Piceno – ciò che manca alle imprenditrici è una specifica formazione per questo difficile ruolo, ma anche delle leggi concrete in difesa delle donne che possano garantire maggiore sostegno e parità di diritti».
La Cna di Ascoli ricorda che, in caso di necessità, è possibile contattare il numero unico antiviolenza 1522, gratuito e attivo h24, con operatrici qualificate pronte a offrire aiuto e sostegno psicologico via telefono o via chat alle vittime di stalking e di violenza.
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