Bolkestein, pronto il “decreto indennizzi”, ma per i canoni demaniali sarà maxi-sconto del 40%

SUI BALNEARI sta per concludersi l'iter del governo Meloni. Secondo i calcoli del Sole 24 Ore ci sarà una rimodulazione al ribasso per le nuove concessioni rilasciati
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Ombrelloni chiusi contro la Bolkestein

Sta effettuando i suoi passaggi nei vari ministeri il decreto del governo Meloni che tenterà di disciplinare i bandi di gara relativi alle concessioni demaniali, in attuazione della cosiddetta “Direttiva Bolkestein“. Il decreto era atteso per lo scorso 31 marzo come ebbe a dire il ministro per le Infrastrutture Salvini. Il testo condiviso tra il Ministero delle Infrastrutture e dei Trascorsi con il Ministero dell’Economia, in attuazione del decreto del governo del settembre 2024 in cui si dava indicazione di procedere alle aste delle concessioni demaniali marittime italiane, ha ottenuto il parere favorevole della Ragioneria dello Stato. Un po’ a sorpresa, contiene anche una scontistica notevole (pari a circa il 40%) dei canoni demaniali, il cui importo è allegato alla bozza di decreto.

 

Secondo quanto riportato nel testo, l’indennizzo sarò calcolato sul «valore degli investimenti effettuati e non ancora ammortizzati al termine della concessione e dell’equa remunerazione sugli investimenti effettuati negli ultimi cinque anni». Si tratta degli «investimenti strumentali alla concessione, da trasferire ai nuovi concessionari come parte integrante ed essenziale della concessione al fine di garantire la continuità nella fornitura del servizio e degli investimenti effettuati su opere conformi al titolo concessorio e agli strumenti urbanistici vigenti».

 

Nel dettaglio, «investimenti su beni non amovibili realizzati per l’esercizio della concessione demaniale, autorizzati dall’autorità concedenti; investimenti per la realizzazione o l’acquisto di opere di difficile rimozione inerenti a beni non amovibili strumentali alla concessione; investimenti per l’acquisto di beni amovibili necessari per la fornitura del servizio».

 

Si legge ancora: «La determinazione dell’equa remunerazione ai sensi è parametrata sugli investimenti
in beni immateriali, effettuati nei cinque anni antecedenti la data di avvio della procedura di
affidamento, funzionali all’acquisto di servizi strumentali all’accrescimento del valore commerciale
dell’area affidata in concessione».

 

Entro 90 giorni dalla pubblicazione del bando di gara l’ente concedente comunica al concessionario uscente la richiesta di fornire entro 45 giorni l’elenco degli investimenti da conteggiare, con eventuali verifiche documentali e istruttorie dell’ente. Il pagamento dell’indennizzo deve essere corrisposto all’uscente in misura non inferiore al venti per cento all’atto dell’aggiudicazione della concessione demaniale e, per la restante parte, non oltre il termine di sei mesi dall’aggiudicazione medesima.

Ma il calcolo effettuato dal Sole 24 Ore in merito agli importi dei canoni demaniali rileva una riduzione del 40% degli stessi rispetto agli importi attuali, «per le concessioni rilasciate o rinnovate con finalità turistico-ricreative di aree, pertinenze demaniali marittime e specchi acquei».


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