Il “Premio Strega” fa il pieno di pubblico alla Palazzina, quando il libro diventa Re

SAN BENEDETTO - Grande folla per l'appuntamento letterario principe in Italia, prima del gran finale a Roma. Si apre anche una riflessione sull'ubicazione della serata, considerando la difficoltà di contenere tutti coloro che vogliono ascoltare gli autori
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Premio Strega a San Benedetto, al centro Mimmo Minuto

 

di Pier Paolo Flammini

 

Magari può servire per interrogarsi, in futuro, se gli spazi della Palazzina Azzurra siano ancora funzionali ad accogliere un pubblico che probabilmente potrebbe essere maggiore, perché sedie, panchine, muretti e anche posti in piedi erano anche quest’anno tutti occupati. Parliamo del Premio Strega, che avrà il suo culmine nella serata finale di Roma del prossimo 3 luglio.

 

E quella di San Benedetto è stata la ventottesima tappa del “tour” per i cinque finalisti del Premio, ultima del ciclo di appuntamenti in giro per l’Italia. Assente a San Benedetto, per motivi di lavoro, Andrea Bajani (autore de “L’anniversario”) erano presenti invece Nadia Terranova (“Quello che so di te”), Elisabetta Rasy (“Perduto è questo mare”), Paolo Nori (“Chiudo la porta e urlo”) e Michel Ruol (“Inventario dei quel che resta dopo che la foresta brucia”). Moderatore dell’incontro Roberto Ippolito assieme a Mimmo Minuto, vero e storico “motore” delle presentazioni dei libri a San Benedetto e dintorni, forte della rassegna “Incontri con l’Autore” arrivata alla 44esima edizione. E infatti lo stesso Minuto ha fatto presente che tutti gli autori della cinquina sono già stati a San Benedetto in diverse occasioni, plurime nel caso di Paolo Nori, mentre Elisabetta Rasy e Nadia Terranova potrebbero tornare già nel prossimo settembre.

 

Un appuntamento ormai immancabile a San Benedetto, che rispetto ad alcune edizioni passate ha avuto toni più sobri da parte dei finalisti (si pensi agli accenni di show di un anno fa da parte di Dario Voltolini e Chiara Valerio oppure di Mario Desiati qualche anno fa). Tipici di una certa tendenza dello “Strega” (e non solo, da leggere magari i saggi e gli articoli del critico letterario Gianluigi Simonetti su questo tema) i libri della Terranova (personaggio la ricostruzione della vita di una bisnonna che venne chiusa in manicomio, per evidenziare un certo trattamento riservato alle donne nella Sicilia e nell’Italia della prima metà del Novecento) e Ruol (incentrato sul tema del patriarcato). Meno regolare, come la carriera conferma, Paolo Nori.

 

Sulla scelta della Palazzina Azzurra, luogo simbolo sambenedettese, ci permettiamo di attivare una riflessione sia per gli spazi non sufficienti ad accogliere tutti gli interessati, con una fastidiosa abitudine ad occupare i posti seduti già all’ora di cena, sia per i passaggi dei treni nella vicina ferrovia che obbligano a interrompere il discorso. In questo momento è in fase di realizzazione un parco urbano all’ex Ballarin, anche se è difficile capire se nascerà una zona adatta a questo genere di eventi; altro spazio affascinante è sicuramente Piazza Bice Piacentini, al Paese Alto, forse meno facile da raggiungere ma molto più ampia e capace anche di accompagnare i visitatori in un angolo cittadino meno conosciuto. Da valutare.


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