“Starwalk”, il progetto di Riccardo Sgattoni: il benessere psicofisico può rinascere anche da una tragedia

ASCOLI - Arte e benessere possono andare a braccetto. L’art maker ascolano lancia alle amministrazioni dei comuni colpiti dall’ultimo devastante sisma, l’idea di un progetto innovativo e polivalente. La rinascita di luoghi e il riequilibrio psicologico delle persone può passare anche dal concentrato di soluzioni luminose che si estrinseca in diverse direzioni
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Starwalk

 

di Walter Luzi 

 

Quando l’arte sposa l’utilità sociale, il benessere psicofisico può rinascere anche da una tragedia. O, almeno, ci si potrebbe provare. L’idea è di Riccardo Sgattoni. Cinquantasei anni, e l’anima dell’artista. Ascolano, un diploma da geometra, una laurea da Product Industrial Design, e una infinità di partecipazioni a mostre e concorsi artistici in tutta Italia.

Riccardo Sgattoni

 

Premi, menzioni e riconoscimenti raccolti un po’ ovunque per il suo linguaggio, personalissimo e affascinante. Ispirazione che nasce dai grandi spazi aperti, oceani e deserti. Le sue vele leggere, divenute un cult in varie declinazioni, comprese le veline lamp, originali lampade da tavolo in sottili fogli piegati di polipropilene, prodotte in edizione limitata, dall’artista stesso. Le sue vele sono perse in un mare sconfinato di onde tridimensionali blu, che lui plasma sapientemente sulla tela, parlano di equilibrio fra la gioia avventurosa della scoperta e la prudenza suggerita dall’istinto di sopravvivenza.

 

E proprio di equilibrio, da ritrovare magari, dopo un evento traumatico, parla, appunto, questo suo ultimo progetto. Si chiama Starwalk. Un concentrato di soluzioni luminose che si estrinseca in diverse direzioni. Il progetto Starwalk è un sistema d’illuminazione pubblico innovativo, divertente e funzionale, che nasce dall’idea di voler unire il benessere psico-fisico della persona con l’aspetto della socialità e dell’aggregazione comunitaria.

Tutti i sensi stimolati da Starwalk

 

Da Starwalk prende vita la disciplina Starwalking, ludica evoluzione dello slacklining, un esercizio di equilibrio e di bilanciamento bio-dinamico, nato negli Stati Uniti nei primi anni Ottanta.  Lo Starwalking vuole essere una disciplina multisensoriale, un esercizio fisico mirato, nella cui pratica vengono messi in gioco parte dei sensi della persona, tra cui la vista, l’udito, il tatto. La concentrazione sul proprio equilibrio crea un senso di pace e armonia interiore, con sé stessi e con gli altri, oltre che con l’ambiente circostante, aiutando lo starwalker a ritrovare il proprio benessere fisico e mentale.

 

Nel progetto Starwalk sono importanti anche la condivisione e la diffusione della disciplina stessa, in una sorta di comunanza dei vari centri colpiti dalla calamità naturale all’interno di un ideale costellazione, un itinerario ideale che possa unire e rafforzare tutte le comunità di un territorio così duramente messo alla prova. Una comunità fatta di persone, che dopo lutti e distruzioni patite, continuano a soffrire in molti casi, più o meno consapevolmente, anche di disturbo post traumatico da stress.

 

I sintomi principali (disturbi del sonno, stati d’ansia, sindromi depressive, riduzione delle affettività) sono noti, e starwalk può essere l’antidoto giusto anche in questa funzione.

 

 


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