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Propaganda elettorale
nella Protezione Civile,
Salvi risponde a Paoletti:
«Imbarazzante quanto accaduto»

VENAROTTA - Lo sfidante alla poltrona di sindaco aveva accusato il capogruppo della sezione locale dell'organizzazione di proselitismo a favore del primo cittadino uscente. La risposta in una nota che arroventa il confronto elettorale del prossimo 26 maggio
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Paoletti e Salvi, botta e risposta sulla presunta propaganda politica all’interno della Protezione Civile. Dopo l’attacco del primo, che accusava appunto il capogruppo della sede locale dell’organizzazione di avere effettuato opera di convincimento sui volontari affinchè il 26 maggio votino per Salvi, lo stesso sindaco risponde a tono con una lunga nota, definendo «imbarazzante» quanto accaduto. Da ricordare che alle prossime elezioni Francesco Paoletti e Fabio Salvi (sindaco uscente) saranno avversari per conquistare la poltrona di primo cittadino.

Il sindaco Salvi

«Al momento, rispetto alla segnalazione di carattere generico, non si comprendono quali siano i fatti su cui si fonderebbe l’infrazione -ricorda Salvi-. Il regolamento all’articolo 9 riporta chiaramente che “Gli Aderenti sono tenuti a non svolgere nelle vesti di Volontari di Protezione Civile, alcuna attività contrastante con le finalità indicate ed altresì si impegnano ad astenersi da qualsiasi attività e propaganda a carattere politico, religioso, ideologico, commerciale nell’ambito della Protezione Civile” ma non pone alcun limite alla libertà di espressione dei volontari nella loro qualità di cittadini. Gli impegni si riferiscono al ruolo di volontari».
«I volontari -continua il primo cittadino- rivestono tale ruolo durante le attività istituzionali (assemblee, formazioni, esercitazioni ecc.) e durante le attività di emergenza (soccorso, calamità, emergenze) e in nessuna di queste circostanze è stato segnalato e evidenziato un comportamento irregolare. Nessun volontario mi ha segnalato episodi nei quali si sarebbero assunte espressioni politiche a fronte di ruoli ricoperti nell’associazione tanto mento intimidazioni, forzature o condotte irregolari».

Francesco Paoletti

«Pertanto -va avanti- condividendo i sani principi di rispetto delle regole in merito alla propaganda elettorale si evidenza che dalla segnalazione del Paoletti, cosi come espressa, nulla è da contestare al capogruppo della Protezione Civile e/o ai volontari del gruppo di protezione civile. Sicuramente non è pensabile che i volontari nello svolgimento della loro vita quotidiana da “liberi cittadini” non possano discutere tra loro delle proprie idee, preferenze o pensieri cosi come avviene quotidianamente per tutte le donne e gli uomini che vivono nel nostro comune e che giornalmente si confrontano anche con opinioni contrastanti. Sarebbe oltremodo grave pretendere e imporre il silenzio di pensiero a chi nel tempo libero ha deciso di essere volontario, sarebbe una gravissima forma di violenza delle libertà del volontario in quanto cittadino».
«Quanto sopra è stato già comunicato alla Prefettura -prosegue Salvi- la quale peraltro aveva inviato una nota (in data 8 maggio) dopo la segnalazione del Paoletti in cui semplicemente si chiedeva di fare attenzione allo svolgimento della vita associativa senza chiedere ulteriori interventi vista appunto la generica segnalazione pervenuta. L’attenzione posta su questi temi dal sottoscritto è stata in tutti questi anni massima e lo sarà anche in questo periodo pre-elettorale».
«Ad ogni buon conto, al fine di evitare qualsiasi dubbio sulla regolare condotta del gruppo di Protezione Civile e qualsiasi strumentalizzazione in questo periodo della vita sociale del nostro comune a partire da lunedi 13 maggio fino al termine delle elezioni il gruppo non svolgerà alcuna attività ordinaria (riunioni, incontri, assemblee) rimanendo comunque a disposizione solo per calamità naturali o emergenze come previsto nel piano di emergenza comunale» ribadisce il sindaco.

Un volontario della Protezione civile

«Preciso comunque che, di fronte ad una semplice “segnalazione” inviata dal candidato sindaco della lista numero 1, priva di qualsiasi fatto concreto a supporto o di qualsiasi denuncia di altri volontari, prima ancora di attendere una risposta o prima ancora di verificare la realtà dei fatti accaduti (se accaduti ) sia stato inopportuno procedere con un comunicato stampa; da questo emerge un’accusa ad un volontario ben definito (il capogruppo), una velata accusa alla condotta di tutto il gruppo (come si evince dai vari commenti sui social dai quali emerge un immagine distorta di  questo gruppo di persone) e una indiretta ammonizione a tutte le altre associazioni del territorio: condotta assolutamente irrispettosa dei principi cui ci si dovrebbe appunto attenere» va avanti Salvi prima di concludere.
«Esprimo la mia solidarietà ai volontari perché credo sia imbarazzante quanto accaduto e invito tutte gli attori di questa campagna elettorale ad affrontare con serenità questo delicato periodo, confrontarsi sulle idee, sulle proposte e sulle capacità dei candidati che debbono essere sottoposte al giudizio degli elettori; invito al confronto sulle tematiche importanti relative alla vita amministrativa riponendo fiducia sulla capacità decisionali dei nostri concittadini che non andranno a votare sicuramente in funzione all’appartenenza a questa o quella associazione di volontariato».

«Propaganda elettorale nella Protezione Civile» La denuncia di Paoletti


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