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Biodigestore al centro
dell’assemblea di Italia Viva

ASCOLI - Gli iscritti si sono riuniti per discutere sulla realizzazione dell'impianto che viene definita «improrogabile», ma anche «dell'insolito fatto che le istituzioni e i partiti non siano stati informati di un iter che la Provincia porta avanti da più di due anni»
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Si è tenuta l’assemblea degli iscritti di Italia Viva della provincia di Ascoli. Oggetto la realizzazione del Biodigestore a Force. Gran parte degli intervenuti all’assemblea ha convenuto che Italia Viva sposa in pieno questo tipo di investimenti sul territorio nazionale anche in ottica di implementazione dell’economia circolare.

Nel rispetto dei vari compiti e ruoli dei livelli istituzionali, Italia Viva ritiene che gli enti preposti debbano favorire scelte di localizzazione coerenti con i vincoli ambientali, processi partecipativi della cittadinanza che insiste sui territori interessati, pianificando programmi che facilitino una corretta accettazione da parte delle comunità che dovrebbero trarne beneficio. La localizzazione di tali impianti, dovrà garantire i benefici economici verso coloro che contribuiscono con i tributi di riferimento, la sostenibilità in ordine agli aspetti sanitari e di sicurezza impliciti e il concetto di “prossimità” quale valore significativo nell’economia di quanto si andrà a realizzare.

A prendere la parola, fra gli intervenuti anche Fabio Urbinati, membro dell’assemblea nazionale del partito ed ex consigliere regionale, che ha evidenziato «l’ormai improrogabile realizzazione di un impianto di questo tipo nel nostro territorio, evitando così di conferire fuori regione i rifiuti, soprattutto quelli relativi alla raccolta differenziata, che comportano un aggravio di spesa per i cittadini».

Sempre Urbinati, ha ribadito che «nel Piceno circa il 90% dei rifiuti viene prodotto tra la Vallata del Tronto e la Riviera, con il 54% solo sulla costa, ed è condizione non trattabile che i primi a dover beneficiare di questo nuovo impianto siano i cittadini del Piceno, soprattutto in ottica di riduzione della tassa sui rifiuti. Pur ribadendo il totale appoggio alla realizzazione di una infrastruttura così importante, rincresce apprendere del progetto di Force, con istituzioni e partiti che non sono stati informati di un iter che la Provincia porta avanti da più di due anni».

«Per questo – la conclusione della coordinatrice provinciale di Italia Viva, Maria Stella Origlia – è da scongiurare l’ipotesi che si ripeta ciò che è accaduto con l’Ospedale unico o di Vallata che ha occupato il dibattito pubblico tra tutti i partiti per più di un decennio, creando disorientamento e contrasti anche tra i cittadini, solo perché i decisori politici e le Amministrazioni ne hanno fatto una bandiera politica o un elemento di contrasto».

 

 



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