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La Samb in campo
contro il Matelica,
ma non è ancora ufficiale

SERIE C - I rossoblù hanno raccolto l'invito dei tifosi e dell'Amministrazione comunale di non disertare il match dell'Helvia Recina di Macerata. Si attende la conferenza di mister Montero. La situazione peggiora: alcuni creditori hanno manifestato l'intenzione di chiedere il fallimento del club
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Mister Montero

di Benedetto Marinangeli

La Samb scenderà in campo all’Helvia Recina di Macerata contro il Matelica. La conferma dovrebbe arrivare domani mattina, giovedì 1 aprile, nel corso della conferenza stampa pregara di Paolo Montero. Sia l’Amministrazione comunale che i tifosi si sono stretti intorno ai rossoblù per chiedere di evitare lo sciopero e quindi di giocare contro l’undici di mister Colavitto, nonostante la gravissima crisi societaria che sta vivendo il club.

Il patron Serafino

Allo stesso tempo tutti attendono un segnale da parte di Domenico Serafino. Un segnale che però non arriva e le ore passano con il club del Riviera delle Palme che corre verso il baratro. Ieri è arrivato il primo deferimento per il mancato pagamento degli stipendi di novembre e dicembre con in più anche l’aggravante di una dichiarazione mendace. E tra poco giungerà anche quello relativo a gennaio e febbraio ed allora saranno cinque, compresa la recidiva, i punti di penalizzazione per la formazione di Paolo Montero.

Chiusi anche i campi per il settore giovanile. Dopo il “Sabatino D’Angelo” in zona Agraria, oggi è stata la volta del “Merlini”, l’ex campo Europa. I gestori degli impianti, come gli altri creditori di Serafino, si sono sentiti presi in giro dal patron italo-argentino che dopo avere promesso il pagamento delle mensilità che vanno da gennaio a marzo, non ha poi ottemperato ai suoi impegni.

Una cifra di poco superiore ai 10.000 euro che va a sommarsi a quella più ingente già ben determinata. Senza dimenticare i tecnici del settore giovanile da diverso tempo senza rimborsi ma che hanno continuato a svolgere la loro opera per l’amore verso i colori rossoblù. Samb che rischia anche di perdere tutto il vivaio compresa la scuola calcio.

Il sindaco Piunti

Il presidente Serafino, dopo le numerose promesse mai mantenute non si arrende, convinto che la richiesta di un mutuo fatta ad un istituto di credito nei giorni scorsi possa sbloccarsi e quindi ottemperare a tutto ciò che è dovuto a calciatori, dipendenti e fornitori. Ma il tempo è quasi scaduto. Alcuni creditori, poi, sono pronti a presentare istanza di fallimento in Tribunale. Ed ancora, senza la firma sulla convenzione per la gestione dello stadio il 7 aprile (giorno fissato anche per il recupero contro la Triestina), il Comune si riprenderà lo stadio. Ed infine l’11 aprile scadranno i venti giorni dopo la messa in mora con i calciatori che potranno svincolarsi.

E ieri sera c’è stata anche la mossa della disperazione del tavolo di lavoro costituito dal sindaco Piunti che in videoconferenza ha dialogato con Kim Dae Jung ed il suo legale Fabrizio Acronzio. L’imprenditore asiatico di base in Florida ha ribadito che se non vedrà i conti della società non muoverà un dito. Insomma è quasi finita ed i margini per una positiva soluzione della questione Samb sono ridotti all’osso.

Nei recuperi di oggi pomeriggio, intanto, le vittorie di Cesena e Mantova fanno scendere la Samb al 9° posto in classifica. Considerando la penalizzazione, i rossoblù sono già praticamente fuori dai playoff.


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