di Benedetto Marinangeli
Ora è ufficiale. E’ stata rinviata a data da destinarsi Samb-Ravenna che si sarebbe dovuta giocare mercoledì 17 marzo al “Riviera delle Palme” con fischio d’inizio alle ore 17,30. Lo ha disposto la Lega Pro, dopo aver preso atto dell’istanza presentata oggi dalla società romagnola e della comunicazione del Dipartimento di Sanità Pubblica-Unità operativa igiene e sanità pubblica-Azienda Usl della Romagna avente ad oggetto “presenza di cluster di Covid-19 e misure per il contenimento della diffusione del contagio” nella quale si evidenzia “l’estensione del cluster di positività al contagio da covid tra i soggetti esposti (nove casi confermati di covid dal 5 al 9 marzo) e il coinvolgimento trasversale sia di atleti del gruppo squadra che di componenti dello staff tecnico”.
La Samb, così, potrà preparare con più tranquillità la trasferta di domenica prossima di Legnago che ieri ha liquidato per 3-0 il Fano rilanciando le sue quotazioni in prospettiva salvezza. Maxi Lopez e compagni arrivano a questo appuntamento forti dei tre risultati utili consecutivi finora conseguiti e soprattutto della vittoria di Pesaro che ha si evidenziato alcune magagne in chiave difensiva ma che allo stesso ha fatto vedere una ritrovata compattezza ed unità di intenti da parte dei rossoblù.
Eloquente l’abbraccio di tutta la squadra e dello staff tecnico al fischio finale. Montero, però, dovrà fare a meno di Maxi Lopez squalificato per una giornata e che, visto il rinvio del match con il Ravenna, sconterà il turno di stop domenica prossima.
Ma l’attenzione generale è rivolta a cosa farà e cosa dirà il presidente Serafino. Intanto domani devono essere pagati gli stipendi di gennaio e febbraio senza i contributi altrimenti la Samb rischia un’altra penalizzazione dopo quella ormai certa della mancata corresponsione di quelli di novembre e dicembre. E pensare che si poteva chiedere la dilazione a maggio, cosa che invece il massimo dirigente rossoblù non ha fatto. Poi mercoledì Serafino ha intenzione di incontrare la stampa per fare completa chiarezza su tutta la situazione. Doveva parlare oggi ma si è preso ulteriori 48 ore per preparare delle documentazioni che ritiene necessarie per esplicare le sue ragioni.
La querelle societaria è in pieno atto. E dopo gli anni tranquilli di Fedeli nessuno pensava tra la tifoseria che si dovesse tornare a preoccuparsi del futuro della Samb. Certo è che se Serafino non dovesse pagare neppure gli stipendi di gennaio e febbraio sull’orizzonte del club del Riviera delle Palme si addenserebbero nere nubi. A meno che il socio coreano non intervenga in prima persona per risolvere tutta la questione. Insomma sono giorni importanti per la Samb, in ballo c’è il suo futuro sportivo.
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