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Samb, l’ex presidente Moneti:
«Pronto un gruppo
per salvare la categoria»

SERIE C - L'imprenditore romano: «Ho già parlato con la Lega Pro e i miei soci che sono pronti per l’operazione salvataggio. Sono a disposizione nel caso in cui non ci sia nessuno che abbia l’intenzione di salvare il titolo sportivo". Domani l'udienza per la penalizzazione. Montero a Padova senza Rossi e Liporace squalificati
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Gianni Moneti

 

di Benedetto Marinangeli

«Salvare la Samb». Questo l’obiettivo che si è prefissato l’ex presidente Gianni Moneti che intervenuto a “Cuore di Calcio” ha manifestato l’intenzione di rilevare il club del Riviera delle Palme, insieme ad un gruppo di imprenditori, all’asta pubblica che, con ogni probabilità, verrà fissata dopo un iter prestabilito ed a seguito del decreto di fallimento della società che potrebbe essere emanato nella giornata di venerdì prossimo dal giudice Francesca Calagna dopo l’udienza di comparizione delle parti fissata per giovedì.

«La Samb è una malattia –aggiunge Moneti– ed io sono specializzato  ad intervenire quando le cose non vanno per il verso giusto. Però bisogna attendere gli eventi ed il Tribunale che è l’unica fonte attendibile. Mi sono mosso perchè questa è la Samb di cui sono uno dei soci fondatori. Inoltre sono attaccato al territorio ed alla città dove ho ancora tanti amici».

Ma come Moneti intende procedere? «Non sarò da solo –spiega-  ho chiamato altri due, tre imprenditori tra cui Antonio De Sarlo che si sono resi disponibili a seguirmi e ad intervenire. Ora però bisogna agire velocemente per salvare la categoria perchè i tempi sono estremamente ristretti e non c’è tempo per fare associazioni o consorzi di imprenditori. Certo l’idea è quella di creare un gruppo dirigenziale ampio ma in questo momento bisogna essere rapidissimi. E quindi  bisogna fare intervenire con chi ha dato disponibilità ad operare immediatamente».

Moneti aggiunge. «Ho già parlato con la Lega Pro ed i miei soci che sono pronti a fare l’operazione salvataggio. Mi sono messo a disposizione nel caso in cui non ci sia nessuno che abbia l’intenzione di salvare il titolo sportivo della Samb e la serie C. Dobbiamo però capire bene quale cifra occorrerà per realizzare questo progetto. Ci vorranno tanti soldi e sarà importante quantificarli bene. Se non si dovesse fare in tempo a mettere in atto la procedura del fallimento tecnico –conclude Moneti– l’unica soluzione è quella di ripartire dalla Serie D, iscrivendola a luglio. Al di la di tutto il mio gruppo è pronto ad intervenire una volta avuta chiarezza su tutto».

Nelle prossime 48 ore si deciderà il futuro della Samb. Innanzitutto domani alle 10.30 si terrà l’udienza davanti al Tribunale Federale Nazionale in cui verranno discussi i due deferimenti emessi dalla Procura Federale per il mancato pagamento degli stipendi di novembre, dicembre, gennaio e febbraio. Sicuri sono quattro i punti di penalizzazione cui si aggiungerà anche la recidiva.

E poi giovedì alle 9,30 ecco l’udienza di comparizione delle parti dinanzi al giudice fallimentare Francesca Calagna al termine della quale si va in camera di consiglio per decretare il probabile fallimento della Samb.

SQUADRA – I rossoblù hanno ripreso la preparazione in vista della trasferta di Padova (diretta su RaiSat alle ore 15 di domenica prossima 2 maggio). Per l’occasione Montero dovrà fare a meno di Rossi e Liporace, squalificati per una giornata dal giudice sportivo.

 


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