di Andrea Ferretti
Mentre continua la “mail bombing” sganciata dai membri del comitato “Aria Pulita” che a Castel di Lama e Villa Sant’Antonio non ne possono più per la terribile puzza che 24 ore su 24 ammorba un tratto della vallata del Tronto, interviene il sindaco di Castel di Lama, Mauro Bochicchio, che si arma di carta e penna e scrive, chiedendo lumi sull’impianto di depurazione di Campolungo, al presidente di Piceno Consind Domenico Procaccini.
Mauro Bochicchio
Nel caos delle mail – in questi ultimi giorni sono stati bombardati Provincia, Comune e Procura della Repubblica di Ascoli ma anche, senza alcun senso, gli organi di informazione – Bochicchio fortunatamente si è contenuto inviando lo stesso testo di Procaccini anche al presidente della Ciip (Cicli integrati impianti primari) Giacinto Alati, alla Prefettura di Ascoli, al responsabile del settore “tutela e valorizzazione ambientale” dell’Arpam, Franco Caridi, e al suo collega di Ascoli Marco Fioravanti visto che il problema riguarda in pieno anche il capoluogo considerato che Villa Sant’Antonio è bizzarramente una sua frazione.
Bochicchio evita il termine “puzza”, ma usa “miasmi” e, nell’oggetto della missiva, “emissioni odorigene”.
«Con la presente sono a rimarcare che ormai l’estate volge al termine e nulla è stato fatto per consentire ai cittadini di Castel di Lama e Villa Sant’Antonio di trascorrerla senza dover respirare i miasmi provenienti dal depuratore di vostra proprietà. All’inizio dell’estate siamo stati peraltro informati che l’Arpam ha svolto diversi controlli dai quali è emerso chiaramente che la gestione del depuratore lascia molto a desiderare e questa situazione accresce ancora di più l’indignazione della popolazione. A seguito di quei controlli, l’Asur ha emesso un provvedimento nel sollecitava il Comune di Ascoli a prendere provvedimenti a tutela della salute pubblica. La situazione registrata durante questa estate è l’ultimo capitolo di una storia che va avanti da almeno 3-4 anni e che porta ad una chiara conclusione: la vostra struttura con la “Picena Depur” non è in grado di gestire in maniera consona l’impianto.
Una delle tante manifestazioni contro i miasmi a Castel di Lama
Con la presente sono quindi a chiederle un atto di responsabilità: convochi il Consiglio Generale, relazioni sulla gestione del depuratore e si faccia dare mandato per anticipare il passaggio della gestione dell’impianto alla Ciip che reputo abbia le competenze, e soprattutto le risorse economiche, per risolvere le criticità evidenziate durante tutta l’estate. La complessa situazione tra Piceno Consind e Picena Depur non può essere motivo per perdere ulteriore tempo perchè la vivibilità di un territorio e la salute pubblica non possono essere sacrificate sull’altare di un contenzioso che si trascina da anni, o dall’attesa di nuove prescrizioni relative all’esercizio dell’impianto visto che quelle in essere, dai rapporti Arpam, paiono non essere rispettate per motivi che per adesso nessuno ci ha spiegato. Rimango in attesa si una sua chiara e celere iniziativa che possa dare una speranza a questo territorio troppo spesso sacrificato sull’altare di interessi che sicuramente non coincidono con quelli pubblici e quelli costituzionalmente riconosciuti».
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