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Scuola ed esigenze delle aree del sisma: sindaci e Regione Marche protestano a Roma

MERCOLEDI' 30 marzo davanti al Ministero dell'Istruzione. Presenti diversi primi cittadini del cratere e l'assessore Giorgia Latini. Previsto un incontro con il vice ministro Rossano Sasso. Un documento, con le richieste dei territori e sottoscritto dai sindaci, è stato inviato al ministro Patrizio Bianchi
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Il Ministero dell’Istruzione

 

Una particolare attenzione per le aree interne e per quelle colpite dal sisma 2016 nella programmazione dei servizi scolastici al centro della manifestazione di mercoledì 30 marzo, a Roma, davanti al Ministero dell’Istruzione, che vedrà la presenza nella Capitale dell’assessore regionale Giorgia Latini e di diversi sindaci marchigiani. Una delegazione verrà ricevuta dal vice ministro Rossano Sasso. Un documento, con le richieste dei territori e sottoscritto dai sindaci, è stato inviato al ministro Patrizio Bianchi.

 

«Al Governo centrale chiediamo interventi legislativi che rispettino le peculiarità delle aree interne e non penalizzino il sistema scolastico. Un tema – dice la Latini – per il quale il presidente Acquaroli e l’intera giunta sono da sempre particolarmente attenti e vicini ai sindaci e ai territori. L’appello al ministro è di rendere legittimi plessi anche dispersi sul territorio che, in ogni caso, richiedono insegnanti e personale amministrativo sufficienti per erogare servizi di qualità. Una volta per tutte – conclude l’assessore – è necessario che i criteri che modellano il dimensionamento scolastico siano compatibili con le esigenze dei territori e delle famiglie, e non soltanto con meri calcoli matematici».

 

Le preoccupazioni riguardano in particolare la creazione di pluriclassi, la perdita di autonomie scolastiche, la soppressione e l’accorpamento delle prime classi, i plessi scolastici con classi sovraffollate, la carenza di organico e l’inopportunità di inserire gli studenti con disabilità, soprattutto quelli con patologie gravissime, in classi troppo numerose.



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