di Maria Nerina Galiè
Qualche passo avanti nella vertenza che da mesi sta mettendo in subbuglio la Sanità picena e qualche battuta d’arresto.
Le buone notizie arrivano dai fronti della stabilizzazione del personale (nonostante alla Determina sia allegato il fac simile della domanda dell’Ast di Macerata, probabilmente frutto di un copia incolla come si vedrà dopo) e del riconoscimento delle indennità per il personale assegnato ai Pronto Soccorso.
A “cantare vittoria” su questo ultimo punto è Roberto Tassi, segretario territoriale del Nursing Up di Ascoli: «Come Nursing Up, dopo aver sensibilizzato, con il nostro intervento durante l’incontro del 14 febbraio scorso in Regione, sul mancato riconoscimento dell’indennità prevista dal contratto nazionale, ieri (8 marzo) abbiamo ricevuto questa informazione.
Personalmente – sono ancora le parole del sindacalista – anche se non pienamente soddisfatto nella tempistica, prendo atto che è un primo passo per vedere l’importo equiparato a un degno riconoscimento e a un ampliamento della platea degli aventi diritto, così come in essere in altre regioni».
In buona sostanza dal mese di marzo, “a titolo di di anticipazione dell’indennità”, il personale del Pronto Soccorso riceverà in busta paga 40 euro lorde al mese e gli arretrati dal primo gennaio 2022.
La “cattiva notizia” sta in un tema che lo stesso Tassi, insieme ai colleghi sindacalisti della regione, era andato a discutere in Regione sempre il 14 febbraio: la graduatoria degli infermieri, in scadenza il 7 marzo, per cui si chiedeva la proroga.
Questo non è avvenuto ed il 7 marzo è scaduta, con 1.000 infermieri nelle Marche rimasti tagliati fuori.
«L’auspicio – afferma Roberto Tassi – è che il Dipartimento salute della Regione trovi un tecnicismo affinché queste figure professionali, vincitrici di concorso pubblico, possano essere assorbite».
La stabilizzazione dei precari, chiesta a gran voce dai sindacalisti: l’Ast Ascoli ha avviato la procedura, in ragione della Legge Madia, che prevede l’assunzione a tempo indeterminato degli aventi diritto.
La particolarità – che non è sfuggita ai rappresentanti sindacali di Nursind, Nursin Up e Usb – è nel modello di domanda allegato alla determina, dove al posto delle parole “Area Vasta 5” o “Ast Ascoli”, si legge “Area Vasta 3” o “Ast di Macerata”, che è quella del Maceratese. Cioè gli aventi diritto, si legge, devono essere in servizio “nell’Area Vasta 3, ora Ast di Macerata”, dove pure devono indirizzare la domanda.
E’ ovvio che si tratta di un errore, semplicemente dovuto al fatto che la determina sia stata fatta su copia incolla della la stessa dell’Ast di Macerata. Del resto si tratta di documenti standard che prevedono quindi le stesse diciture.
I sindacalisti, in ogni caso, ne hanno chiesto la correzione.
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