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Carenza idrica: impianto di potabilizzazione di Piceno Consind a disposizione del servizio idrico integrato per risolvere il problema

ASCOLI - Attivata una fattiva collaborazione con la Ciip Spa dopo che il progetto venne presentato un anno fa ai 30 Comuni soci di Piceno Consind e alla Provincia. Il presidente Domenico Procaccini: E' un'opera fondamentale per il nostro territorio. Il progetto è appaltabile, la tecnologia esiste e l’acqua c’è: al momento manca solo la volontà di concretizzarlo»
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Il tema della siccità è tornato purtroppo di pressante attualità nel territorio piceno, causando razionamenti dell’erogazione idrica e disagi alla popolazione.

 

In questo contesto il Piceno Consind, attivando una collaborazione fattiva con la Ciip Spa, si mette a disposizione per contribuire a risolvere concretamente il problema della carenza idrica.

 

Lo fa evidenziando che già da qualche mese ha offerto ad Aato 5 e Ciip Spa un progetto definitivo per la realizzazione di un impianto di potabilizzazione in zona industriale.

 

Il progetto, redatto da un professionista specializzato e pronto da appaltare, prevede un impianto con capacità minima di 100 litri/secondo e verrà localizzato nei pressi della ex Cartiera. Il potabilizzatore, allacciato alla rete idrica esistente lungo l’asse attrezzato, potrà servire tutto l’agglomerato industriale di Ascoli.

 

I tempi di realizzazione sono contenuti al massimo in dieci mesi dato che l’impianto di adduzione dell’acqua è già esistente e l’impianto di potabilizzazione verrà realizzato in un’area di proprietà del Consind messa a disposizione per questo progetto.

 

La qualità dell’acqua potabilizzata è garantita dal fatto che l’acqua trattata è di falda, non proveniente quindi da pozzi, fiumi o laghi. L’opera pertanto consentirà alla Ciip di utilizzare acqua di migliore qualità a servizio degli utenti della zona industriale e di non attivare l’impianto di emergenza di Castel Trosino che in passato ha provocato problemi nella zona sud di Ascoli, a Maltignano e Folignano.

 

Domenico Procaccini

Il costo dell’opera è inferiore a 3 milioni di euro, circa un terzo di quello che costerebbe un impianto ex novo da realizzare altrove. L’investimento andrebbe ad ammortizzarsi al massimo in tre anni da parte del servizio idrico integrato.

 

Il progetto definitivo per l’impianto di potabilizzazione è già stato presentato al presidente e ai dirigenti dell’Aato 5 e Piceno Consind è in attesa di avere un parere tecnico.

 

L’opera inoltre è stata presentata ai 30 Comuni soci del Piceno Consind e alla Provincia di Ascoli in una apposita assemblea tenutasi un anno fa.

 

«Siamo certi che l’impianto di potabilizzazione proposto sia un’opera fondamentale per il nostro territorio – dice il presidente di Piceno Consind Domenico Procaccini – sia per il costo veramente minimo rispetto alla potenzialità di avere acqua potabile per oltre 25.000 abitanti equivalenti, sia per il periodo di siccità che purtroppo il nostro territorio sta vivendo da tempo, sia perché risponde alle raccomandazioni fatte da tutte le autorità nazionali e locali, tra cui anche il prefetto, per individuare tutte le possibili soluzioni per abbattere la carenza di acqua potabile. Il progetto per un impianto di potabilizzazione è appaltabile, la tecnologia esiste, l’acqua c’è: manca soltanto, al momento, la volontà di concretizzarlo».

 


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