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Boxe in lutto: è morto Federico Scarponi, era nato a San Benedetto 92 anni fa

TRA GLI ANNI 50 e 60 è stato uno dei pugili italiani più rappresentativi, detentore del titolo dei pesi gallo. Ha disputato ben 67 incontri da professionista, in Italia ed all’estero, confrontandosi con tutti i migliori atleti della sua epoca. Si è battuto per ben 12 volte per il titolo italiano di categoria. Il cordoglio del sindaco Spazzafumo
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Federico Scarponi

 

L’Amministrazione comunale di Porto Sant’Elpidio e tutta la città piangono la scomparsa di Federico Scarponi, un protagonista dello sport cittadino, un volto conosciuto ed amato della città.

 

Aveva 92 anni, compiuti lo scorso 3 febbraio. Nato a San Benedetto, elpidiense di adozione, tra gli anni 50 e 60 è stato uno dei pugili italiani più rappresentativi, detentore del titolo dei pesi gallo.

 

Ha disputato ben 67 incontri da professionista, in Italia ed all’estero, confrontandosi con tutti i migliori atleti della sua epoca. Si è battuto per ben 12 volte per il titolo italiano di categoria.

 

«Sono profondamente addolorato per la perdita di un amico, prima che di un indimenticato campione – il ricordo dell’assessore comunale allo sport Enzo Farina – Scarponi è stato uno dei pugili più rappresentativi della sua generazione a livello italiano e internazionale e sicuramente uno degli sportivi di maggior rilievo di Porto Sant’Elpidio. Non era nato qui, ma questa è diventata la sua città e qui ha festeggiato i tanti successi conseguiti sul ring».

 

E’ intervenuto anche il sindaco di San Benedetto, Antonio Spazzafumo: «Voglio richiamare alla memoria dei miei concittadini, nel giorno della sua scomparsa, la figura di Federico Scarponi, uno degli sportivi che ha dato maggior lustro a San Benedetto, sua città natale. Pugile professionista, protagonista di tanti incontri in Italia e all’estero, Federico Scarponi ha vinto per due volte, nel 1957 e nel 1965, il titolo di campione nazionale dei pesi gallo. Per la splendida carriera, fu insignito dal Coni con una medaglia di benemerenza. Nel porgere le condoglianze alla famiglia, sono sicuro di interpretare il desiderio di tutta la nostra comunità affermando che il suo nome resterà impresso nell’albo dei cittadini illustri».

 


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