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Ascoli, cinque giorni di ritiro in vista della Ternana: Carrera e i suoi provano a isolarsi

SERIE B - Come annunciato dal patron nella sua lettera aperta ai tifosi, il gruppo squadra è partito alla volta dell'Umbria, dove sabato è in programma il fondamentale scontro salvezza al "Liberati". Gli Ultras hanno commentato l'obbligo di tessera del tifoso imposto: «Inaccettabile disparità di trattamento rispetto all'andata, auspichiamo un ripensamento delle autorità competenti»
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(foto Ascoli Calcio)

di Salvatore Mastropietro

 

E’ iniziata oggi in casa Ascoli quella che è la settimana che porta alla partita, per il momento, più importante della stagione. Sabato alle ore 14 al “Liberati” i bianconeri affronteranno la Ternana in uno scontro diretto in cui l’obiettivo può essere soltanto uno, com’è ormai chiaro da diverso tempo: la vittoria. La matematica terrebbe comunque in vita il Picchio in caso di ko o pareggio, ma persino la strada verso un piazzamento playout si complicherebbe ulteriormente ed aggraverebbe ulteriormente un clima diventato piuttosto pesante, per certi versi anche comprensibilmente.

 

Mister Carrera (foto Ascoli Calcio)

Di certo non basterà a riportare sereni gli animi la lettera aperta scritta ai tifosi dal patron Massimo Pulcinelli nella serata di ieri. A passaggi di ammissione delle proprie responsabilità si è accompagnato anche stavolta qualche messaggio di sfida con qualche vena polemica, unito ad una certa dose di ottimismo che – sempre a detta del patron – riguarderebbe anche il gruppo di mister Carrera.

 

Calcisticamente parlando, tuttavia, la notizia rilevante è di certo quella del ritiro imposto dalla società lontano dal capoluogo piceno per tutto il percorso di accompagnamento alla sfida di sabato. Saranno cinque giorni, si spera, utili da una parte per cementare il gruppo e mettere in vista di uno scontro salvezza a dir poco decisivo, dall’altra per cercare di curare al massimo ogni aspetto e ogni dettaglio anche dal punto di vista tecnico-tattico.

 

Mister Carrera spera di ricevere qualche buona notizia dall’infermeria. Restano da valutare le condizioni di Eric Botteghin, Brian Bayeye e Claud Adjapong, oltre a quelle di Simone D’Uffizi (fermatosi per un problema muscolare alla vigilia della sfida con il Modena).

 

I tifosi bianconeri durante Ascoli-Modena (foto Ascoli Calcio)

ULTRAS – Al “Liberati” l’Ascoli non potrà contare su gran parte del proprio popolo. Come già noto da diversi giorni, l’Osservatorio Nazionale sulle Manifestazioni Sportive ha imposto la vendita dei tagliandi per i residenti nella Regione Marche esclusivamente per il settore ospiti e solo se sottoscrittori del programma di fidelizzazione del club bianconero (la cosiddetta tessera del tifoso) in data antecedente al 17 aprile 2024, a cui sono iscritti soltanto 338 supporters del Picchio.

 

A pochi giorni dall’intervento del presidente Carlo Neri sull’argomento, il popolare gruppo organizzato degli Ultras 1898 ha commentato la decisione con una nota pubblicata sui propri canali social: «Apprendiamo che la trasferta di Terni sarà autorizzata ai soli tifosi che hanno sottoscritto la tessera del tifoso prima del 17 Aprile. Un provvedimento senza precedenti che non permetterà alla nostra tifoseria organizzata (sprovvista di TdT) di essere a Terni a sostenere l’ Ascoli Calcio nell’importantissimo e cruciale scontro salvezza del Liberati. Una inaccettabile disparità di trattamento, visto che nella partita di andata nessuna limitazione fu imposta alla tifoseria Ternana. Una decisione irrispettosa che falsa l’andamento del campionato poiché certamente l’Ascoli sarebbe stato sostenuto in massa dal popolo bianconero. Siamo delusi e sconcertati da una società che invece di battere i pugni sul tavolo per tutelare i propri tifosi parla di “massimo rispetto per la decisione”. Voi non rappresentate i tifosi in alcun modo, piuttosto fate silenzio poiché rappresentate solo voi stessi. Facciamo appello invece alle massime autorità cittadine e della politica nazionale affinché ci sia una netta presa di posizione per scongiurare l’eventuale divieto: un trattamento iniquo, irrispettoso della nostra città e della nostra storia e antisportivo nella maniera più assoluta nei confronti dell’Ascoli Calcio. Auspichiamo immediatamente un ripensamento degli organi competenti che garantisca i principi di equità e non mini la regolarità del campionato».


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