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Crisi in Provincia, Ameli (Pd) risponde a Loggi: «Si arrampica sugli specchi, dimissioni ingiustificabili»

ASCOLI - Il segretario provinciale dem interviene in merito alle accuse lanciate dal dimissionario presidente dell'ente, dichiarato in dissesto: «Paradossale pensare che il Pd sia un bus sul quale salire per diventare presidente della Provincia o consigliere, la questione è stata strumentalizzata per la campagna elettorale di Monteprandone»
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«Di fronte a un ente in dissesto, per rispetto dei dipendenti, cittadini, imprese e parti sociali, l’ex presidente avrebbe dovuto evitare di arrampicarsi sugli specchi con inverosimili accuse politiche per giustificare un atto ingiustificabile: le sue dimissioni».

Francesco Ameli

 

Sono le parole del segretario provinciale del Pd Francesco Ameli in merito alla questione riguardante il dissesto economico della Provincia ed alle “accuse” che il dimissionario presidente Loggi (che è anche sindaco di Monteprandone) ha rivolto ai dem: «Dovrebbero chiedere scusa per l’astensione al voto del bilancio previsionale. Mi sono dimesso assumendo delle riserve: se i partiti si scusano con i 140 dipendenti della Provincia e con il territorio porto avanti l’ente fino al 2025». 

 

«Loggi ha scelto di dimettersi in maniera autonoma, infatti nessuno ha mai chiesto le sue dimissioni, pertanto non si capisce quali scuse si dovrebbero a chi ha scelto di fare tutto da solo, senza che nessuno chiedesse nulla – continua Ameli -. Gli atti lo dimostrano: tutti i punti all’ordine del giorno del Consiglio, in questi anni, sono stati sempre approvati con tutti i consiglieri presenti e con votazioni unanimi o a larga maggioranza da ultimo il bilancio che, e questo va ribadito, è stato approvato all’unanimità».

«Per quanto riguarda le affermazioni sul Pd – prosegue – ho già provveduto a convocare gli organismi dirigenti, come già fatto prima del bilancio, ma non posso esimermi dal ritenere scomposte e superficiali le critiche: è paradossale pensare che il Pd sia un bus sul quale salire per diventare presidente della provincia o consigliere provinciale, e farlo diventare invece uno strumento di battaglia politica quando si parla di Monteprandone. Quello che ormai appare chiaro a tutti i cittadini, non facendo onore a chi ha un senso alto delle istituzioni, è la strumentalizzazione della questione Provincia per la campagna elettorale di Monteprandone».

 

«Voglio esprimere la mia solidarietà ai consiglieri del Pd – conclude Ameli – i quali hanno lavorato con abnegazione e, come è noto, gratuitamente e a loro va il nostro ringraziamento perché hanno sempre dimostrato senso di responsabilità mettendo a disposizione, con generosità, le loro competenze e il loro impegno nonostante le difficoltà di un ente in predissesto finanziario. Certo non so se sia più grave che l’ex oresidente sapesse o che non sapesse; di certo non avvertire neppure il giorno dopo il consiglio, i dipendenti e sindacati dedicandosi piuttosto a strumentalizzazioni politiche sulla stampa, è un gesto che si commenta da solo».

 

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