Laura Trontini (Foto Vagnoni)
A rafforzare la posizione del sindaco Marco Fioravanti, che ha più volte sottolineato l’assoluta necessità che dal Governo sia sia revisto anche un bonus affitti, per aiutare quelle attività costrette per l’emergenza Coronavirus alla chiusura ma per le quali l’onere per l’affitto ha continuato a scorrere, arriva in Consiglio comunale una mozione. A sottoscriverla sono i consiglieri comunali Laura Trontini, Stefano Cannella e Alessio Rosa insieme al presidente del Consiglio comunale Alessandro Bono.
La mozione impegna il primo cittadino «a sollecitare, – si afferma – come sta facendo in modo incisivo, la Regione ed il Governo affinchè vengano stanziate somme a fondo perduto da destinare come bonus affitto agli operatori commerciali interessati dalla chiusura obbligatoria prevista dai Dpcm che si sono susseguiti per l’emergenza Covid 19».
Alessio Rosa
«Difatti – commenta Laura Trontini – come avvenuto per l’erogazione dei bonus affitti rivolto alle famiglie in difficoltà e che grazie allo stanziamento di 70.000 euro dell’Amministrazione comunale ha permesso di sbloccare 260.000 euro di finanziamento dalla Regione per un totale di 330.000 euro, è necessaria una misura di sostegno per tutti gli operatori economici, in particolare per i commercianti, per gli artigiani, per i piccoli imprenditori e per i professionisti, visto il perdurare dello stato di emergenza – conclude la Trontini – che sta affliggendo il territorio nazionale e che si sta ripercuotendo gravemente anche sull’economia della nostra città, già provata dalla crisi economica dell’ultimo decennio e dagli eventi sismici che si sono susseguiti dal 2016».
Alessandro Bono (Foto Vagnoni)
«Riteniamo – concludono i firmatari della mozione che andrà quindi all’esame del Consiglio comunale – che siano necessari immediati provvedimenti che diano liquidità al sistema ed un aiuto economico concreto idoneo a sostenere le varie categorie economiche a cui è stata imposta la chiusura obbligatoria. Tutto ciò per salvaguardare non solo l’economia del Paese, ma anche per tutelare intere famiglie che basano il loro sostentamento sulla propria attività».
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