Gentiana accoltellata alle spalle,
le confessioni dell’ex marito:
«Era la terza volta che ci provavo»

DALLE MARCHE - Nikollaq Hudhra ha detto di aver ucciso la ex coniuge Gentiana Hudhra (Kopili era il cognome da nubile) per liberare i figli. L'ha colpita a Tolentino con una decina di fendenti. Il pm sta valutando se far fare una perizia psichiatrica. Nel corso dell'interrogatorio ha detto di aver messo il coltello in una salopette e di aver usato il monopattino perché la moglie conosceva la sua auto. Almeno una decina i colpi sferrati per ucciderla (domani l'incarico per l'autopsia)
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I carabinieri del Reparto operativo sul posto

di Gianluca Ginella

«Era la terza volta che volevo farlo, l’ho raggiunta con il monopattino perché lei conosce la mia auto. Lo dovevo fare, volevo rendere liberi i miei figli», in circa 40 minuti Nikollaq Hudhra ha confessato l’omicidio premeditato della ex moglie Gentiana Hudhra (cognome assunto dopo il matrimonio, quello da nubile è Kopili), 45 anni.

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Nikollaq Hudhra

L’uomo ha colpito la ex moglie con un coltello da cucina (lama 18 centimetri) alla schiena. Almeno una decina i colpi inferti (servirà comunque l’autopsia per ricostruire esattamente quanti siano stati e quali quelli mortali).

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Gentiana Hudhra

Il 55enne albanese, bracciante agricolo che vive a Passignano sul Trasimeno (la residenza ce l’ha a Belforte) nel corso dell’interrogatorio alla caserma dei carabinieri di Tolentino, di fronte al pm Enrico Riccioni, e alla presenza del suo avvocato, Lucia Testarmata, questa notte ha ammesso di aver ucciso la moglie e che l’azione non è nata dal caso ma l’aveva premeditata. In auto aveva un set di coltelli, che aveva comprato tempo prima. Uno di questi coltelli, con lama di 18 centimetri.

Ha avvolto il coltello in una busta e se lo è infilato in una salopette che usa per lavorare. Questo per evitare che qualcuno vedesse il coltello. Poi ha preso il monopattino che aveva in auto «perché lei conosceva la mia vettura» e ha raggiunto viale Benadduci. Sapeva che Gentiana passava per quella strada per andare al lavoro.

 

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L’omicidio a Tolentino (Foto di Fabio Falcioni)

Lì l’ha colpita alle spalle con il coltello ancora avvolto dentro la busta. Diversi i colpi, circa una decina, finchè la donna non è caduta a terra e lui ha iniziato a prenderla a calci. «Ha detto di non ricordare quei momenti, non ricorda quante coltellate le ha dato, ma ha ricostruito in maniera lucida ciò che ha fatto prima» dice l’avvocato Lucia Testarmata che è in attesa della fissazione della convalida (che potrebbe svolgersi tra domani e martedì). L’arma è stata recuperata dai carabinieri e sequestrata.

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Nikollaq Hudhra si nasconde mentre viene portato in carcere

L’uomo ha detto di aver trascorso la giornata con il figlio minore, Mario, 21 anni (il maggiore, Samuel, ne ha 23). Poi si è diretto ad uccidere la moglie. L’uomo ha spiegato quelli che a suo dire sono i motivi che l’hanno spinto a uccidere Gentiana: «Lui ha detto di aver agito per liberare i figli, ha detto lei lo voleva avvelenare, che voleva avvelenare i figli. Ha detto che li doveva liberare». L’uomo ha chiesto, inoltre, di parlare con i figli, ma i carabinieri preferito rimandare l’incontro.

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Lucia Testarmata, avvocato difensore di Nikollaq Hudhra

L’uomo dopo aver ucciso la ex moglie si è seduto su di una panchina e avrebbe detto «ora chiamate i carabinieri». Nel corso dell’interrogatorio il pm ha anche fatto cenno ad una denuncia per maltrattamenti, che risalirebbe al 2021, che la donna aveva presentato anni fa, prima della separazione dal marito.

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Il pm Enrico Riccioni

Il pm sta valutando se far fare una perizia psichiatrica all’uomo che al momento si trova in isolamento nel carcere di Montacuto di Ancona. La procura gli contesta l’omicidio volontario premeditato aggravato dalla crudeltà e dal fatto che abbia ucciso una donna con cui era stato sposato. Le indagini sull’omicidio sono condotte dai carabinieri del Reparto operativo di Macerata e dai carabinieri del Nucleo operativo di Tolentino.

I militari hanno lavorato per ore per ricostruire i dettagli del delitto e per trovare conferme al racconto del 55enne. Il quadro comunque è chiaro per gli inquirenti che ora procederanno con l’analisi dei cellulari e sentiranno i testimoni. L’incarico per l’autopsia sarà affidato domani al medico legale Antonio Tombolini.

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Fiori per Gentiana

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L’omicidio a Tolentino. A destra il colonnello Massimiliano Mengasini, comandante del Reparto operativo

 

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L’omicida seduto sulla panchina

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Il colonnello Raffaele Ruocco

 

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