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Open days alla Politecnica,
il rettore Longhi:
«Riscoprite il valore dello studio»

ANCONA - Nella prima giornata di orientamento, di fronte alle tante potenziali matricole riunite nell'aula magna di Monte Dago, Longhi ha ricordato la storia del ragazzo del Mali, annegato nel Mediterraneo mentre cercava un futuro migliore, con una pagella cucita all'interno del giubbotto: «Per lui era importante»
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Sauro Longhi, rettore dell’Università Politecnica

Una prima giornata di orientamento all’insegna della riscoperta del «valore dello studio» quella che ha inaugurato la settimana degli Open Days all’Università Politecnica delle Marche, che aprirà le sue porte alle potenziali matricole fino al 12 febbraio. Di fronte ad una numerosa platea di ragazzi delle classi quarte e quinte delle scuole superiori, riunita nell’aula magna di Ingegneria, nel Polo di Monte Dago, il rettore Sauro Longhi ha ricordato che «è complicato scegliere il percorso di studi ed è importantissimo scegliere bene».

Ogni anno, la Politecnica accoglie circa 5000 studenti provenienti da diverse regioni d’Italia – soprattutto dalle Marche ma anche dell’Emilia Romagna, Abruzzo, Molise, Umbria e Puglia – offrendo, oltre ad informazioni sulle facoltà, anche spunti di riflessione. Quest’anno, Longhi ha scelto di incentrare il suo saluto iniziale sul «valore dello studio e dell’impegno», mostrando ai ragazzi due foto: la vignetta del disegnatore Makkox che ritrae il ragazzo del Mali annegato nelle profondità del Mediterraneo mentre cercava un futuro migliore, con una pagella cucita all’interno del giubbotto, e una fotografia di una classe del 1946.

«Per quel ragazzo del Mali – ha sottolineato Longhi – lo studio era importante. Vorrei che ritrovaste il valore dello studio che avevano gli studenti di 70 anni fa, che andavano a scuola anche senza avere banchi e sedie. Voi siete il nostro futuro, seguite i vostri sogni e scegliete di studiare per raggiungerli».

Dopo il saluto del rettore, la parola è passata ai docenti e Presidi delle cinque aree della Politecnica, ovvero Agraria, Economia, Ingegneria, Medicina e Scienze, e dalle 10,30 i ragazzi hanno potuto approfondire le loro richieste andando nei 28 stand dedicati ai corsi, dove ad accoglierli c’erano professori e tutor a disposizione. Qui hanno potuto toccare con mano alcuni dei progetti di ricerca che fanno parte del percorso di studi: prototipi, dimostrazioni, strumentazioni e materiale informativo. Spazio anche alle informazioni sul diritto allo studio con l’Erdis, sulle modalità di immatricolazione, sulla mobilità internazionale e l’Erasmus, l’Informagiovani, il Cus centro sportivo universitario e le associazioni studentesche. Molto apprezzata dai ragazzi anche la possibilità di fare il test di verifica delle conoscenze. Un’opportunità riservata ai soli studenti del quinto anno e, in caso di superamento della prova, il risultato sarà ritenuto valido per l’immatricolazione, altrimenti potrà essere ripetuto in altre occasioni.


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