Il bancomat chiuso dopo l’assalto notturno
Si sono portati a casa circa 20.000 euro i malviventi che intorno alle 2,30 della notte appena trascorsa hanno assaltato con dell’esplosivo il bancomat della Carifermo di Comunanza, posta al piano terra di un grande edificio che si trova all’incrocio tra viale Ascoli e via Pascali (leggi). Il boato ha svegliato tutti i residenti degli appartamenti sovrastanti la banca. Questi in un primo momento hanno pensato ad un incidente avvenuto all’interno del condominio, tanto che alcuni hanno iniziato ad inviarsi messaggi anche eventualmente per prestare soccorso. In contemporanea, riferiscono di aver udito anche l’allarme ma attutito ed apparentemente lontano e, pochissimo dopo, il motore di un’auto che si allontanava a gran velocità. Nel frattempo però il sistema di allerta aveva fatto accorrere i Carabinieri delle stazioni di Comunanza e Force e della Compagnia di Ascoli e gli uomini del servizio di vigilanza privata della Axitea. Sul posto anche la direttrice della filiale Alessandra Cinti, chiamata dalle forze dell’ordine, e nella tarda mattinata già dietro la sua scrivania poiché i danni non hanno riguardato l’interno e l’ufficio è presto tornato operativo. A condurre le indagini sono ora i militari della Compagnia di Ascoli, guidati dal maggiore Raffaele Cirillo, in collaborazione con i colleghi di Comunanza con a capo il maresciallo Giovanni Croce. Toccherà a loro visionare i filmati delle videocamere di sorveglianza, sia dell’Istituto di Credito che di quelle poste dal Comune lungo le vie cittadine, e cercare tracce utili dai rilievi effettuati sul posto. Riguardo all’esplosivo utilizzato, da una prima ipotesi sembra si tratti di gas acetilene, lo stesso impiegato per mettere a segno altri colpi simili. L’ultimo, prima di Comunanza, risale alla notte tra il 5 ed il 6 aprile scorsi quando è stata condotta la stessa azione criminosa ai danni di uno sportello bancomat sempre della Carifermo ma di Porto D’Ascoli (leggi). Identico il tipo di macchinario preso di mira, in entrambi i casi di vecchio tipo e più vulnerabile rispetto a quelli di ultima generazione. Con gli sportelli bancomat più obsoleti infatti è sufficiente far saltare lo schermo per accedere più o meno facilmente al vano che contiene il denaro, mentre i nuovi dispositivi devono essere completamente divelti.
m.n.g.
Boato nella notte, assaltato il bancomat in via della Liberazione
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