Frenquellucci e il centrosinistra all’attacco:
«Che cosa hanno fatto Celani e Castelli
per il lavoro e i lavoratori?»

ASCOLI - Il candidato sindaco: «In caso di vittoria subito un osservatorio sulla sicurezza sul lavoro. E' ora che il Comune torni a dialogare dopo anni di black out»
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Da sinistra Pietro Frenquellucci, Vannicola, Nello Tizzoni e Roberta Fabiani

di Renato Pierantozzi

«Che cosa hanno fatto Celani e Castelli per i lavoratori? Sono andati in giro per il mondo a cercare nuovi investitori? Ci sono sindaci in giro per l’Italia che pur non avendo competenze dirette si sono spesi per il mantenimento delle fabbriche e per trovare nuovi investitori». E’ l’affondo del segretario comunale di Art.1, Nello Tizzoni, uno dei partiti che sostiene la candidatura a sindaco di Pietro Frenquellucci insieme a Pd e Psi. La domanda arriva alla vigilia del Primo Maggio. «Diritto al lavoro e diritto ad un lavoro sicuro -dice Frenquellucci- E’ fondamentale per la dignità umana. In caso di vittoria mi impegno a dare vita ad un laboratorio sul tema della sicurezza dei lavoratori. E’ ora che in questa città riparte il dialogo dopo cinque anni di black out». «Una volta la zona industriale di Ascoli era una meta ambita per lavorare -aggiunge Tizzoni- In questi anni che hanno fatto le istituzioni? La Sul carbon è andata via senza bonificare e gli sono stati dati pure i soldi». Tra i candidati consiglieri del Pd c’è anche l’avvocato Roberta Fabiani esperta in diritto del lavoro. «Ci sono esperienze come Folignano, Grottammare e Monteprandone -dice- dove i Comuni hanno fatto accordi con le parti sociali e messo a disposizione anche incentivi alle aziende che assumevano i residenti. Dal reddito di cittadinanza e da quota 100 non aspettiamoci un nuovo impulso all’occupazione visto che i numeri sono molto bassi». «Gli infortuni colpiscono precari, giovani e stranieri  -aggiunge Aloisa Merciai, segretaria del circolo Pd di Porta Maggiore- E’ ora di ricreare un clima di solidarietà in questa città». Nella lista di “Attivamente Ascoli” c’è anche Luca Vannicola con esperienza lavorativa nelle agenzie per il lavoro. «Nel nostro territorio -dice- ci sono professioni come i carpentieri o tornitori che le imprese trovano difficilmente. E’ ora di tornare a puntare sulle scuole tecniche e professionali anche se oggi i ragazzi preferiscono i licei. Il Comune non ha un ufficio Europa ed anche il terzo settore sconta la mancanza di figure come i “fund raiser” che al nord sono molto diffuse». «Ci sono città -aggiunge Mario Lazzari, candidato nella lista del Pd- come Torino che sono riuscite a riconvertirsi anche dopo la crisi del sistema industriale grazie alle capacità dei sindaci».


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