Accusata di aver sfruttato la prostituzione di una connazionale dalla quale avrebbe preteso 100 euro al giorno: è stata condannata a 4 anni e 2 mesi una presunta maitresse nigeriana. Sotto accusa una donna di 47 anni, Lucy Efosa. Le venivano contestati episodi che sarebbero avvenuti a Porto Recanati (Macerata) nel 2016.
Secondo l’accusa la donna, insieme ad un connazionale per cui il procedimento è corso separatamente e ad un’altra nigeriana, rimasta sconosciuta, avrebbe sfruttato la prostituzione di una ragazza. L’avrebbe costretta, dice l’accusa, sostenuta dal pm Rosanna Buccini, a consegnarle 100 euro al giorno. In un caso, tra il gennaio e il febbraio del 2016, una sera avrebbe tirato fuori da un autobus la ragazza che sul pullman stava salendo. Poi, dice l’accusa, l’avrebbe presa a calci, pugni e colpita con l’ombrello per poi strapparle i vestiti. Finita sotto accusa al Tribunale di Macerata, oggi è stata condannata a 4 anni e 2 mesi per sfruttamento della prostituzione e a 1.000 euro di multa. Inoltre il Tribunale l’ha condannata al pagamento di 3.000 euro alla parte civile, si era costituita la ragazza, tutelata dall’avvocato Guido Talarico. L’imputata era difesa dal legale Pierluigi Medei che dopo la sentenza ha annunciato farà appello.
(Gian.Gin.)
Per poter lasciare o votare un commento devi essere registrato.
Effettua l'accesso oppure registrati