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Vaccini, al “Mazzoni” l’hanno ricevuto
anche Angelini, Viviani e D’Emilio
(Le foto)

EMERGENZA CORONAVIRUS - Iniettata la prima dose a direttore del Sisp, direttore facente funzione del presidio unico ospedaliero e primario di Pneumologia ed ora del reparto Pneumo Covid del "Mazzoni" di Ascoli, dove è continuata la somministrazione iniziata sempre il 2 gennaio al "Madonna del Soccorso". Ecco come continuerà il piano vaccinale
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Anche tre pezzi da novanta dell’Area Vasta 5 tra gli operatori sanitari che oggi, 2 gennaio, hanno ricevuto il vaccino anti Covid.

Claudio Angelini

Il 31 dicembre, era stato somministrato anche a Cesare Milani, direttore di Area Vasta 5.

Ed è toccato oggi a Claudio Angelini, direttore del Servizio Igiene e Sanità pubblica, Giancarlo Viviani direttore facente funzione del presidio unico ospedaliero, e Vittorio D’Emilio primario di Pneumologia ed ora del reparto Pneumo Covid del “Mazzoni” di Ascoli.

Dopo il “Madonna del Soccorso” di San Benedetto, che ha visto coinvolti stamattina 60 tra medici e infermieri impegnati in prima linea nella lotta alla pandemia, nel pomeriggio la scena si è ripetuta all’ospedale di Ascoli, dove sono in corso le operazioni su altri 60 sanitari.

Domani, 3 gennaio, tra il “Madonna del Soccorso” ed il “Mazzoni” si vaccineranno altri 120 dipendenti di Area Vasta 5. Da piano vaccinale, toccherò a coloro che sono più esposti al rischio di contagio, secondo un ordine di priorità che poggia sul criterio di protezione degli operatori stessi, degli ambienti di cura e dei pazienti e di tutta la popolazione.

Vittorio D’Emilio

La campagna vaccinale della popolazione, partita il 27 dicembre, è finalizzata al raggiungimento al più presto dell’immunità di gregge per il Covid e si svilupperà in continuo crescendo.

Già, nell’Area Vasta 5 sono stati somministrati 87 vaccini agli operatori che si erano prenotati sulla piattaforma regionale, seguendo le indicazioni pervenute dall’Asur.

Si proseguirà nei giorni successivi con la somministrazione del vaccino fino a coprire tutte le prenotazioni pervenute alla piattaforma regionale, proseguendo, sulla base delle disponibilità, la campagna vaccinale a favore di tutte le categorie previste nel piano.

In sintonia con le indicazioni nazionali, la campagna di vaccinazione nelle Marche si articolerà in tre fasi: «La primaha precisato l’assessore regionale alla Sanità Filippo Saltamartini – coinvolgerà gli operatori sanitari e sociosanitari, gli ospiti e il personale delle residenze per anziani, le persone in età avanzata: una platea di 176.036 potenziali interessati che, se vorrà, potrà vaccinarsi (23.306 operatori sanitari e sociosanitari, 16.319 tra personale e ospiti delle Rsa, 133.411 anziani ultra ottantenni).
Si stima che le sette sedi preposte alla vaccinazione (hub) potranno vaccinare, tra personale coinvolto e strutture per anziani da raggiungere, 42.625 persone. Verranno utilizzate equipe formate da 42 unità di personale sanitario e 43 di supporto.

Giancarlo Viviani

Si presume che a Fossombrone si vaccineranno 8.200 persone, all’Inrca di Ancona 5.538, l’hub di Jesi ne prenderà in carico 11.445, quello di Civitanova Marche 4.275, Camerino 4.305, Fermo 3.812, Ascoli 5.050».

La Giunta regionale nella seduta del 31 dicembre ha recepito il Piano strategico nazionale e approvato quello regionale. In quell’occasione sono stati anche definiti i sette hub delle Marche «ognuno fornito di due frigoriferi a basse temperature. Coincideranno con il punto di somministrazione, oppure funzioneranno da smistamento per gli altri presidi di somministrazione (come presidi sanitari e Rsa), preservando la catena del freddo». 

E’ stato approvato inoltre l’accordo con le organizzazioni sindacali di categoria per la vaccinazione a cura dei medici di medicina generale: effettueranno le vaccinazioni nelle strutture residenziali per anziani.

m.n.g.



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