di Maria Nerina Galiè
Inizia lunedì 5 aprile, giorno di Pasquetta, la campagna vaccinale della popolazione di età compresa tra i 70 e il 79 anni. Nell’Area Vasta 5 sono 23.000 i cittadini appartenenti a questa categoria.
Si tratta di persone, molte delle quali ancora nel pieno delle loro attività, che siano lavorative o hobbistiche, e nonni piuttosto giovani per godersi il loro ruolo e per mesi tenuti lontani, ai limiti del possibile, da figli e nipoti perché comunque in un’età dove contrarre il contagio da Coronavirus può essere foriero di serie complicanze.
E’ un altro importante passo avanti nella vaccinazione contro il Covid e per il quale i punti vaccinali del Piceno, i palazzetti dello sport di Monticelli, ad Ascoli, e “Bernardo Speca” di San Benedetto stanno potenziando postazioni, personale e soprattutto slot, cioè il numero delle prenotazioni che si possono accettare in un giorno. Le somministrazioni non si fermeranno nemmeno il giorno di Pasqua.
Il dottor Claudio Angelini
«Tra richiami di over 80 e prime dosi, di over 80 e over 70, contiamo di vaccinare 800 persone al giorno», afferma il dottor Claudio Angelini, direttore del Servizio Igiene e Sanità pubblica dell’Area Vasta 5.
«Chi si prenota in questi giorni – aggiunge il direttore del Sisp – probabilmente avrà appuntamenti a brevissimo. Perché proprio ieri sera, 31 marzo, abbiamo allargato gli slot. E sono tanti i posti ancora disponibili».
Chi prenotava fino a ieri infatti, sia dal portale di Poste che tramite numero verde, aveva l’appuntamento a maggio.
Chi lo ha fatto stamattina ha avuto la prenotazione anche per il 5 o 6 aprile.
«Poi – dice ancora Angelini – secondo il piano regionale che ha recepito quello nazionale, si procederà con la fascia 60-69 anni e con gli under 60 con patologie».
Nella nuova fascia, così come tra gli over 80 che stanno ricevendo la prima dose in questi giorni, la novità è che non saranno mandati a casa coloro che all’anamnesi risulteranno non idonei all’Astra Zeneca, il farmaco che verrà utilizzato per la maggiore. L’altro solo in caso di necessità. Ed ovviamente per i richiami a chi ha già preso la prima dose.
«E’ già da qualche giorno che abbiamo la disponibilità di dosi di Pfizer e Moderna per chi non può avere Astra Zeneca e che pertanto non resterà a mani vuote, per dover essere poi richiamato.
Però è bene precisare che non esistono casi di “controindicazione” riguardo a questo farmaco. Ci sono invece condizioni, ben delineate nell’apposita tabella ministeriale e le uniche a cui dobbiamo fare riferimento, dove è “preferibile” che venga somministrato un vaccino a Rna messaggero».
«In base alle previsioni di approvvigionamento settimanale dei vaccini, salvo sorprese, tutti i cittadini in lista saranno vaccinati. Ad eccezione di quelli che rifiutano. E sta continuando ad accadere. A queste persone voglio solo ricordare che non siamo al supermercato»: è ancora il direttore del Sisp a parlare.
In tema di persone con patologie, estremamente vulnerabili, invece in molti denunciano che la vaccinazione per questa categoria, che doveva essere la prima della fase 2, sta andando molto a rilento.
«Non è così. Ne abbiamo già vaccinato diversi, gestiti dai presìdi ospedalieri.
Da lunedì 29 marzo, i cittadini che rientrano nella categoria (ecco la tabella di malattie che inseriscono chi ne è affetto nella categoria degli “estremamente vulnerabili”) possono inscriversi al portale.
Saranno chiamati appena si aprono gli slot – ed accadrà a giorni – e potranno essere vaccinati in una postazione a loro riservata nei punti di somministrazione.
Quando ciò accadrà, in contemporanea potranno anche essere vaccinati dal medico di famiglia».
Fino ad ora nell’Area Vasta 5 sono state vaccinate oltre 19.000 persone, più della metà delle quali hanno nel frattempo ricevuto anche la seconda dose.
Il prossimo traguardo della vaccinazione di massa potrebbe riguardare i bambini dai 2 ai 5 anni.
Per adesso si possono vaccinare ragazzi dai 16 anni (con Pfizer) e dai 18 (con Astra Zeneca).
Angelini: «Sta partendo in questi giorni la sperimentazione sui bambini. Sebbene non siano categorie a rischio, il raggiungimento dell’immunità di gregge prevede la copertura anche a questa fascia d’età»
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