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Il primo stop stagionale
non intacca la “Festa del Picchio”
(Foto e video)

ASCOLI - Lo 0-2 del pomeriggio contro il Benevento non cambia i programmi dell'evento organizzato dagli Ultras e dagli altri gruppi della Sud in collaborazione col Comune. Dopo un anno di stand by causa covid, Piazza Arringo torna a trasformarsi in una Curva da stadio. Il videomessaggio di Matt Rizzetta
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di Andrea Ferretti

 

La sconfitta casalinga con il Benevento non ha certo cambiato i programmi. Ed è così che la “Festa del Picchio 2021” si è svolta regolarmente, il più possibile nel rispetto delle normative anti covid. Piazza Arringo è tronata a trasformarsi in quella tanto amata Curva Sud che al “Del Duca”, in attesa di una sua ricostruzione (auspicata dagli ultras e promesso dall’Amministrazione comunale) non c’è più dopo le ferite del terremoto e il conseguente abbattimento.

I primi a salire sul palco, allestito proprio di fronte a Palazzo Arengo, bambini e ragazzi delle varie squadre giovanili dell’Ascoli.

Poi è stata la volta della squadra di calcetto ascolana “Damiani&Gatti” che milita in Serie A2

Sul palco anche i familiari di Costantino Rozzi che “benedicono” l’intenzione di tifosi e Amministrazione comunale di realizzare una statua del Presidentissimo nei pressi di quella che era la Curva Sud che prima portava il suo nome. Sono anche stati proiettati video di quella magica epopea bianconera.

Spazio anche a premi e riconoscimenti. Ai capi tifosi storici, quelli che per primi organizzarono i gruppi della Curva Sud dopo il suo ampliamento avvenuto alla vigilia del primo campionato di Serie A 1974-1975. Un lavoro concluso nel tempo record di appena cento giorni. Un particolare di non poco conto, passato di diritto nella storia del club lunga 123 anni.

Sul palco anche Marco Fioravanti, anche lui ex frequentatore della Curva Sud, e Nico Stallone che dell’Ascoli è stato prima calciatore e poi allenatore: tecnico e responsabile del Settore Giovanile.

A testimonianza che l’Ascoli è una fede e un amore senza tempo, premiati anche il bambino più piccolo e la persona più anziana presenti alla “Festa del Picchio”.

Andrà invece alle popolazioni terremotate, alle quali gli Ultras continuano a restare vicini fin dalle prime tragiche ore del dramma dell’agosto di cinque anni fa, il ricavato della vendita dei pezzi della storica Curva Sud. Quelle “pietre”, apparentemente anonime, che sono state (e saranno) vendute. Sono state chiuse in una busta all’interno della quale c’è anche un cartoncino dove è riportata una sintetica storia della Curva Sud e una pergamena che attesta la veridicità dell’oggetto.

Poi il gran finale, con l’arrivo della prima squadra. I giocatori hanno sfilato una alla volta sul palco. Con loro anche dirigenti e staff tecnico. Hanno preso la parola l’allenatore Sottil e il capitano Dionisi. Entrambi reduci dallo 0-2 hanno parlato di «un incidente di percorso» aggiungendo di essere «partiti bene» e di volersi «rifare subito». Alessandria insomma avvisata.

Poi le parola di Pulcinelli che ha ringraziato i tifosi. Quindi quelle di Matt Rizzetta che per la prima volta il popolo bianconero ha avuto la possibilità di sentire attraverso un videomessaggio. Rizzetta a fine campionato acquisirà un altro 20% delle azioni che, sommate al suo attuale 31%, lo decreteranno socio di maggioranza del club di Corso Vittorio.

Poi squadra a nanna, da domani si torna a lavorare, poi si parte per il Piemonte. Martedì ad Alessandria sarà un’altra storia.

 

Sul palco anche il patron Pulcinelli

I capi tifosi storici sul palco: ci sono anche il sindaco Marco Fioravanti e l’assessore allo sport Nico Stallone

La presentazione della squadra di calcio a cinque “Damiani&Gatti”



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