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Scioperano gli studenti delle Superiori
di Ascoli e San Benedetto:
«La nostra salute non è tutelata»

ASCOLI - A poche ore dal ritorno sui banchi, previsto per domani lunedì 10 gennaio, l'hanno deciso i rappresentanti d'Istituto. «Lo protrarremo fino a che non avremo risposte dalla Regione, alla quale abbiamo scritto una lettera il 5 gennaio, rimasta inascoltata». Chiedono screening e mascherine ffp2 gratuite
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Lo “Stabili” di Ascoli

Studenti delle scuole superiori della provincia di Ascoli in sciopero. Da domani, lunedì 10 gennaio, giorno in cui è prevista la ripresa delle lezioni, fino a che non avranno risposte. Lo hanno deciso i rappresentanti di Istituto delle Superiori picene.

«Nonostante il tentativo di dialogo con la Regione Marche, con lettera datata 5 gennaio inviata all’assessore all’Istruzione Giorgia Latini e all’assessore alla Salute Filippo Saltamartini – scrivono in una nota – chiediamo ora di essere ascoltati, almeno dalla cittadinanza. La nostra impressione è che al rientro a scuola non sia mai stata data l’attenzione meritata.

Lo Scientifico “Orsini” di Ascoli

I ragazzi delle Superiori non hanno avuto le stesse possibilità di tutelare la propria salute dei ragazzi delle scuole primarie e secondarie di primo grado. Noi necessitiamo di uno screening tramite tampone gratuito permettendo così di evitare eventuali ulteriori contagi che potrebbero minare la salute dei più fragili sia nel contesto scolastico che in quello familiare, e aggravare ancor di più una situazione già tanto delicata. Questo va fatto tenendo in considerazione che successivamente alle festività natalizie in provincia di Ascoli c’è stato e continua ad esserci un aumento esponenziale di contagi covid nella fascia 14-19 anni.

Il “Fermi-Ceci-Sacconi” di Ascoli

Questa manovra gratuita, permetterebbe di venire incontro alle famiglie con problemi economici. Chiediamo inoltre di essere dotati gratuitamente di mascherine ffp2. Ordinanza espressa nell’ultimo decreto – aggiungono – che però non trova ancora attuazione in nessuna scuola italiana. C’è stato l’intero break natalizio per poterci far rientrare in sicurezza. Ma ci ritroviamo di nuovo di fronte alla lenta burocrazia che tutto può ostacolare e niente riesce a risolvere. Siamo giovani, ma questo non significa che non abbiamo senso civico, in questi ultimi anni abbiamo subito le più forti privazioni, prima con i vari gravissimi terremoti del centro Italia, ora da due anni con questa tiritera della sicurezza e del doversi tutelare dai contagi.

Il “Mazzocchi” di Ascoli

Per noi non ci sono state feste, veglioni, compleanni dei 18 anni. Per noi non c’è stata attenzione e vicinanza viste le difficilissime condizioni in cui abbiamo dovuto apprendere e studiare, non c’è stata per noi e nemmeno per le nostre famiglie. Ma si sa, i minorenni, sono importanti ma la loro voce conta poco. Ma noi vorremmo farci ascoltare, vorremmo poter vivere la nostra adolescenza in mezzo ad adulti capaci di proteggere la nostra giovane età e la nostra salute».

A questo documento hanno aderito i rappresentanti d’Istituto del Liceo “Stabili-Trebbiani”, del Liceo “Orsini-Licini”, dell’Istituto Mazzocchi-Umberto I, dell’Itas-Ipseoa “Ulpiani”, dell’’Istituto “Fermi-Ceci-Sacconi” tutti di Ascoli. Ma anche del Liceo Scientifico “Rosetti” e dell’Ipseoa “Buscemi” di San Benedetto.

 

Lo Scientifico “Rosetti” di San Benedetto

 



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