di Andrea Ferretti
Durante il viaggio di ritorno da Ferrara, dopo la grande vittoria ottenuta dall’Ascoli al “Mazza” contro la Spal, gli ultras bianconeri, che sono saliti in Emilia in 539, in un’area di servizio lungo l’autostrada si sono imbattuti in un pullman di ucraini in fuga dalla guerra e dall’invasione russa che sta martoriando il loro Paese.
Anche in questa circostanza il cuore dei tifosi dell’Ascoli, sempre in prima fila quando si tratta di solidarietà. Su tutti ricordiamo quando scavavano a mani nude ad Arquata, tra le macerie, a poche ore dal tragico terremoto del 2016. E tutte le successive collette e raccolta beni di rima necessità che tutti ricorderanno come #SOSAAA dove “AAA” stavano per Arquata, Accumoli, Amatrice. Oppure quando hanno messo su straordinarie collette per donare apparecchiature al reparto di Pediatria dell’ospedale “Mazzoni” di Ascoli.
Ma furono loro i protagonisti, dopo il fallimento dell’Ascoli Calcio di Roberto Benigni e prima dell’approdo di Francesco Bellini, addirittura a sobbarcarsi perfino le spese per sostenere le trasferte di campionato della squadra e anche quelle di gestione e mantenimento del campo e delle attrezzature sportive: ovvero permettere ai giocatori di potersi continuare ad allenare con regolarità. Insomma, tra gesti di questo tipo, incitamenti e mettiamoci pure qualche insulto, nessuno è comunque mai stato più vicino di loro ai colori bianconeri. Sostegno e generosità: voto dieci.
A raccontarlo sono proprio loro, gli Ultras 1898, il gruppo di riferimento di tutta la tifoseria ascolana, attraverso la loro pagina facebook.
“Qualcuno nota l’arrivo di un pullman nel piazzale, ma un pullman che recava un insegna diversa dal solito sulla vetrata. Alcuni ragazzi si avvicinano per capire, e ci troviamo di fronte proprio quel che si credeva, un pullman di rifugiati proveniente dall’Ucraina. Cercando un contatto con qualcuno ci troviamo a parlare con un bambino che con un buon inglese ci spiega da dove venissero e quale fosse la loro destinazione. Tredici mamme con i loro bimbi che stringono i loro peluche scendendo dal bus, e ci guardano con stupore e curiosità. Qualcuno di noi sfila la sciarpa regalandola, qualcun altro si toglie la felpa. Fortunatamente troviamo poi una signora alla quale spiegare le nostre intenzioni, e a chiedere se necessitassero di qualcosa per il loro viaggio. Troviamo il modo per essere d’aiuto nel nostro piccolo, con un supporto economico a cui tutti i ragazzi contribuiscono. Dopo una breve chiacchierata, tra lacrime e abbracci, salutiamo il pullman che riparte. Un bimbo si avvicina al vetro e tende la nostra sciarpa per salutarci”.
Tra centinaia di commenti e attestati di stima provenienti da ogni parte d’Italia, e non solo, oltre che da tanti altri tifosi bianconeri orgogliosi di questi ragazzi. La trasferta di Ferrara, al di là della vittoria dell’Ascoli, verrà ricordata a lungo anche per quest’episodio di fratellanza e solidarietà. Complimenti ragazzi, siete stati un esempio per tutti, bravi!
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