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“Giornate Fai di Primavera”: 2.000 presenze ad Ascoli, il Trittico del Crivelli il più visitato (Le foto)

LA LOCALE Delegazione e il Gruppo Fai Giovani colpiscono di nuovo nel segno. Ecco come è andata in Pinacoteca, al cimitero, a Palazzo dei Capitani con le mostre di Omar Galliani e con quella dedicata ai manifesti pubblicitari dell'Anisetta Meletti. Visitati anche alcuni siti a Montefiore dell'Aso con il Gruppo Fai Giovani di San Benedetto
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di Elena Minucci

Ha fatto centro anche l’edizione 2024 delle “Giornate Fai di Primavera”. Duemila visitatori sono andati alla scoperta dei beni, solitamente inaccessibili, o quasi, aperti per l’occasione dalla Delegazione Fai di Ascoli presieduta da Alessandra Stipa e dal locale Gruppo Fai Giovani capitanato da Claudia Nardinocchi.

Le visite guidate sono state a cura dei numerosi volontari del Fai affiancati da 120 “Apprendisti Ciceroni” (studenti appositamente formati dai loro docenti) dell’Istituito Mazzocchi, del Liceo classico Stabili-Trebbiani, del Liceo Artistico Licini e del Liceo Scientifico Orsini.

Tra le “aperture”, in Pinacoteca quella del Trittico di Carlo Crivelli attualmente in fase di restauro. Si tratta del secondo trittico di Valle Castellana dipinto dal Crivelli intorno al 1472. Nelle due giornate sono state registrate ben 650 presenze.

Successo anche per le tombe monumentali del Cimitero comunale, visitate nonostante il maltempo da 550 persone curiose di conoscere la storia delle tombe appartenute a diverse famiglie ascolane, caratterizzate da sculture, bassorilievi e varie decorazioni.

Poi Palazzo dei Capitani che ha ospitato la mostra di Omar Galliani dedicata alla Sibilla, figura identitaria del territorio piceno. E Palazzo Bazzani dove è stata allestita quella dei manifesti pubblicitari dell’Anisetta Meletti.

Le “Giornate Fai di Primavera” si confermano in questa 32esima edizione uno degli eventi più importanti e significativi per conoscere il patrimonio culturale e artistico ma soprattutto un modo per contribuire alla tutela e alla valorizzazione delle ricchezze dei territori che vanno innanzitutto conosciute, frequentate e raccontate.

Oltre alle aperture ad Ascoli, sono stati visitati alcuni beni anche a Montefiore dell’Aso, a cura del Gruppo Fai Giovani San Benedetto, come il Museo dell’Orologio e la casa natale di Adolfo De Carolis.

 

 


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