facebook rss

L’ultima tragedia sulla A14: basta con le frasi fatte e le promesse

DOPO L'ENNESIMO inferno che si è scatenato nel tratto piceno dell'autostrada, da anni quasi impercorribile tra i cantieri e l'impressionante media giornaliera di incidenti, c'è spazio solo per il cordoglio e la vicinanza alle persone rimaste coinvolte. Parole e promesse: già lanciata la corsa a futuri incontri, focus, seminari, convegni, tavoli e summit
...

 

di Andrea Ferretti

 

Tragedia sull’autostrada A14. L’ennesima. E purtroppo non l’ultima. Il tratto piceno della lingua d’asfalto che unisce il nord e il sud dell’Italia sul versante adriatico continua a mietere vittime e collezionare una serie di incidenti che si fa fatica credere sia tutto vero.

 

Siamo arrivati al limite, al punto di non ritorno. Il Governo ha promesso tanto e, finora, fatto tra poco e niente. L’importante, questo sì, è parlare, parlare e parlare. Promettere, promettere e promettere. E soprattutto sciorinare le frasi fatte che quasi tutti i politici, compresi tanti amministratori pubblici, conoscono a memoria e tirano fuori a seconda del momento. Per quelli più vicini all’analfabetismo a volte tornano utili perfino gli appunti su un foglietto di carta celato in tasca.

 

Sulla A14 e sulla scia luttuosa che si trascina dietro da anni, sulla A14 che nel tratto piceno è ormai impercorribile per la presenza no stop di cantieri infiniti, si continuano a spendere fiumi di parole. E di promesse, quelle che emergono in occasione di incontri, focus, seminari, convegni, tavoli, summit e chi più ne ha ne metta. Ogni volta le solite frasi, i soliti report. Sempre quello. E alla fine sorrisi e strette di mano in attesa del successivo disastro.

 

Dopo quest’ultimo tragico sinistro nella galleria “Vinci” di Cupra Marittima sono intervenuti in tanti. Alcuni a tempo record: più veloci di loro solo i soccorsi. Messaggi di cordoglio, vicinanza e di immancabili promesse stanno giungendo da ogni dove, per bocca e per mano di partiti e politici che in questi casi fanno anche lo sforzo di togliersi la casacca. Continueranno a farlo anche oggi, venerdì, ma guai a toccare il sacrosanto weekend di meritato riposo dopo una settimana di duro lavoro. Hanno detto la loro anche alcune associazioni di categoria.

 

Stride il silenzio di tre dei quattro Comuni piceni investiti dalla A14: San Benedetto, Grottammare, Cupra Marittima, Massignano. Un messaggio è arrivato dal sindaco di San Benedetto Antonio Spazzafumo. “The sound of silence”, invece, dai suoi colleghi Alessandro Rocchi di Grottammare, Alessio Piersimoni di Cupra e Massimo Romani di Massignano.


© RIPRODUZIONE RISERVATA

Torna alla home page


Per poter lasciare o votare un commento devi essere registrato.
Effettua l'accesso oppure registrati




X