Paolo Vulpiani, Francesca Perotti e Domenico Pellei
di Giuseppe Di Marco
Si chiamerà Centro Agroalimentare delle Marche, e non più solo Piceno, la società tra San Benedetto e Monteprandone che rientra nel perimetro delle partecipate comunali: i suoi rappresentanti, ovvero il presidente Paolo Vulpiani e l’ad Francesca Perotti, hanno illustrato in commissione le modifiche che si intende apportare allo statuto.
Oltre al cambio di denominazione, viene riformato l’oggetto della società. Ora infatti vengono inseriti anche «l’ideazione, lo sviluppo, la progettazione, la messa in atto di iniziative, di supporto, di assistenza di servizi e di investimenti, nonché di formazione alle imprese con particolare attenzione alla innovazione, alla digitalizzazione, allo sviluppo di nuove tecnologie, al fine di rafforzare il sistema agroalimentare, promuovere uno sviluppo sostenibile del territorio, collaborare nella pianificazione e nella crescita nel comparto agroalimentare».
Ma soprattutto c’è «l’organizzazione di fiere, mercati, eventi, convegni, manifestazioni, studi e ricerche di base e di sviluppo e qualsiasi iniziativa inerente il settore agroalimentare e/o della logistica, coinvolgendo ove possibile enti pubblici e privati, università e centri di ricerca».
Il cambio di denominazione, quindi, mette in chiaro come il vertice della società voglia rimarcare il ruolo dell’Agroalimentare non solo per la provincia del Piceno, ma per tutto il territorio regionale.
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