L’Ast ha approvato definitivamente il Piao 2025-2027 con la determina numero 30 del 31 gennaio, ma la decisione ha suscitato forti critiche da parte dei sindacati Fp Cgil, Cisl Fp, Nursing Up, Fials, Usb e Rsu. Secondo le organizzazioni sindacali, la direzione avrebbe ignorato le problematiche sollevate nei tavoli di confronto del 29 e 30 gennaio, a cui la direttrice Natalini non era presente.
«La programmazione delle assunzioni è rimasta invariata nonostante le nostre segnalazioni – denunciano i sindacati – lasciando irrisolta la grave carenza di personale e mettendo a rischio la tenuta dei servizi».
Le organizzazioni lamentano che il piano assunzionale sia stato presentato solo a ridosso della sua approvazione, senza il tempo necessario per un’analisi approfondita, in violazione del Ccnl vigente. «Dal 2022, il comparto ha perso 177 posti di lavoro senza adeguate sostituzioni, aumentando i carichi di lavoro per il personale rimasto, già in difficoltà per ferie non godute, accumulo di ore straordinarie e continui ordini di servizio per coprire turni scoperti. A questo si aggiunge l’aumento del costo della mensa, passato a 7 euro».
Nonostante la possibilità di nuove assunzioni, la direzione ha deciso di mantenere vacanti numerosi posti, senza coinvolgere le parti sociali. «Queste scelte compromettono la qualità dei servizi sanitari e penalizzano i lavoratori», affermano i sindacati, chiedendo un confronto urgente con la direzione dell’Ast per affrontare il piano del fabbisogno del personale 2025.
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