Lorenzo Marinangeli (Lega)
di Giuseppe Di Marco
Sicurezza, servizi, tipicità: sono questi gli assi attorno ai quali, secondo Lorenzo Marinangeli, dovrebbe ruotare ogni iniziativa di rilancio pensata per il mercato ittico. Il consigliere di minoranza torna ad avanzare delle proposte per migliorare le condizioni di uno dei luoghi più caratteristici della Riviera.
«Bisogna ammettere – dichiara il leghista – che questa Amministrazione ha seguito le tante indicazioni che avevo offerto per migliorare la situazione del mercato ittico. Mi riferisco alla riqualificazione dei bagni, la realizzazione dell’insegna e l’installazione della sbarra. Un altro importante risultato è stato raggiunto con l’arrivo del compattatore, grazie al quale si è attivato un percorso di economia circolare. La struttura è stata tirata a lustro, ma ora ne va migliorata la sicurezza e, infine, va rilanciata».
In che modo? «Il punto – prosegue Marinangeli – è che dalle 2 alle 7 del mattino si registra un movimento importante: sono le ore dell’asta e in quel momento al mercato ci sono fra 50 e 60 acquirenti, e considerando anche gli operatori e i pescatori si raggiungono le 150 persone. Questo dimostra che siamo ancora una marineria importante, se parliamo di pesca a strascico. Quindi ritengo necessario prevedere l’inserimento di personale di security. In tanti anni non è mai successo niente di particolare, ma potrebbe sempre verificarsi qualche episodio che richieda l’intervento di addetti alla sicurezza».
Passata la fase clou dell’asta, comunque, le cose cambiano sensibilmente. «Passate le 7 c’è poco movimento – spiega ancora il consigliere – perché a San Benedetto sono rimaste pochissime lampare. Quindi propongo di far tornare la pesca della lampara e la vendita dei suoi prodotti protagonista al mercato ittico».
Marinangeli, quindi, conclude con i servizi offerti dal mercato: «Propongo di realizzarvi un ristorante, o comunque un’ala per la gastronomia che metta in risalto le nostre tipicità e il pescato povero. Innanzitutto il brodetto, fatto con razza, pesce prete, pesce ragno, moscardino, palombo e gattuccio: prodotti poco costosi ma non meno gustosi. E poi ancora, i rospi, le triglie, i merluzzi e magari anche le passere, che sono meno costose delle sogliole. Chi viene da fuori conosce poco queste prelibatezze».
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