La nube di fumo che si è propagata dopo il rogo
«L’ incendio non ha riguardato materiali plastici bensì componenti utilizzati per la sua produzione la cui combustione è stata innescata a seguito di una caduta accidentale determinata da un errore umano». E’ la spiegazione del rogo che arriva direttamente dall’azienda di Morrovalle che ha stabilimenti e siti in tutto il mondo. Proprio quello di Ascoli è di fatto il “cuore” del gruppo dove vengono prodotti materiali (pvc ed eva) che servono per costruire poi tantissimi oggetti. «Al verificarsi dell’incidente -spiega sempre Finproject-, l’azienda ha messo in pratica tutte le procedure di pronto intervento interno che hanno portato, nel pieno rispetto della salvaguardia del territorio e delle persone, a isolare la zona interessata evitando spandimenti. L’azienda intende chiarire che tutte le procedure di stoccaggio di tale materiale avvengono in depositi dedicati e la movimentazione viene effettuata da personale specializzato, preparato e formato, nel rispetto delle normative vigenti. Nell’ottica di un miglioramento continuo dei già elevati standard di sicurezza del sito di Ascoli Piceno, Finproject dichiara che è già iniziato nel 2018 un percorso di miglioramento, con investimenti in attrezzature e personale, per replicare anche nel Piceno le best practices adottate nel sito di Padanaplast (azienda acquisita dal Gruppo nel 2017) attraverso l’avvio dei più aggiornati percorsi di certificazione sulla sicurezza (norma ISO 45001) e sulla tutela dell’ambiente (norma ISO 14001). Finproject -conclude- rilancia così l’impegno nella tutela del territorio e delle persone già avviato con il sostegno all’amministrazione comunale di Ascoli Piceno nella bonifica della discarica abusiva all’incrocio tra via Palude e via del Fornaio, simbolo di degrado urbano e minaccia per i cittadini, a causa della presenza di amianto e di altre sostanze nocive per la salute pubblica e l’ambiente».
L’incendio alla Finproject ripreso dalle telecamere dei pompieri (Foto e video)
L’aria resta pulita dopo l’incendio: la Prefettura rassicura i sindaci
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