Le casette a borgo e sullo sfondo ciò che resta di Arquata (foto Vagnoni)
«Abbiamo fatto quanto promesso ed attualmente in nostro potere per dare risposte a territorio, professionisti e cittadini su alcuni temi centrali per della ricostruzione». Questo il commento a caldo di Piero Farabollini, Commissario per la ricostruzione nelle aree terremotate del centro Italia, sulla mattinata di giovedì 23 maggio trascorsa in una attesa cabina di coordinamento, tenutasi a Roma, a cui hanno partecipato per la seconda volta anche i rappresentanti dei sindaci. C’era anche il sindaco di Arquata Aleandro Petrucci.
La riunione di Roma
«Il percorso che ci ha portato ad approvare quattro ordinanze non è stato privo di qualche curva il che rende più importante il fatto di essere comunque arrivati ad una sintesi ragionata e realmente condivisa -va avanti Farabollini-. Ringrazio della collaborazione l’Ufficio speciale ricostruzione, amministratori del territorio, associazioni di categoria, sigle sindacali e, naturalmente, la struttura commissariale per aver prodotto strumenti che danno risposte a chi la ricostruzione l’aspetta e a chi deve portarla a termine».
Farabollini (foto Basilietti)
Tra gli atti, la regolamentazione delle aree attrezzate che dovranno favorire il cosiddetto turismo di ritorno ovvero le presenze di proprietari di seconde case distrutte o lesionate. «Il legame con la terra natia non va interrotto perché la vita del nostro Appennino passa anche dalla vicinanza amorosa dei suoi figli -prosegue Farabollini-. In questa direzione va letta anche l’approvazione dell’ordinanza sull’utilizzo dei residui per indagini di microzonazione sismica sulle aree instabili, volta ad alimentare la ricostruzione in sicurezza. Le indagini si occuperanno di acquisire dati certi sull’amplificazione sismica dei territori di aree stabili in cui ricadono importanti aggregati e nuclei».
Altre due ordinanze, poi, nascono a sanatoria di contenziosi sulle interpretazioni: sul ruolo del Direttore dei Lavori (per il quale Rete Professioni Tecniche e Consiglio nazionale degli ingegneri erano ricorsi al Tar) e sulla regolamentazione delle parcelle per gli amministratori di condominio. «La campagna d’ascolto e la fattiva collaborazione con associazioni di categoria, datoriali e sigle sindacali sono risultate fondamentali. -è la conclusione del commissario- Prossimo step il 28 maggio con un nuovo tavolo tecnico in dirittura d’arrivo per le modifiche e l’adeguamento alle norme delle più importanti ordinanze in essere».
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