di Bruno Ferretti
«Ma che è successo all’Ascoli? Era partito benissimo, poi un pò alla volta è calato fino a scivolare in zona playout”. È l’interrogativo che si pone Giovanni Paolo De Matteis, per sei anni (dal 2006 al 2013) team manager e poi direttore sportivo dell’Ascoli Calcio prima di passare al Napoli dove tutt’ora lavora al fianco del presidente De Laurentis. E’ stato in panchina con allenatori di grande livello come Mazzarri, Benitez, Sarri, Ancelotti e ora Gattuso. «Il Napoli quest’anno ha avuto problemi e difficoltà di vario genere ma negli ultimi tempi ha mostrato segnali di ripresa – sostiene De Matteis – questa sosta forzata nuoce alla squadra impegnata a risalire in classifica».
De Matteis è diviso fra calcio (la professione) e letteratura (l’hobby). È in arrivo infatti il suo terzo romanzo che sarà presentato a maggio dopo “Vanessa Atalanta” (Robin Edizioni, 2009) e “Demoni Sconfitti” (Robin Edizioni, 2014). Romano, 50 anni, De Matteis ha iniziato a giocare nelle giovanili della Lazio, poi è passato in prestito all’Atalanta. Ha giocato molto in Serie C1 vincendo campionati ad Avezzano, Chieti e con la Samb. Nel 2006 è arrivato ad Ascoli, prima in veste di team manager poi anche di direttore sportivo.
«Seguo sempre la mia ex squadra con passione. Visto l’inizio speravo in un campionato certamente migliore, ma poi le cose non sono andate bene – dice – vista la classifica, l’obiettivo non può che essere la salvezza. Auguro alla squadra di consolidarsi in Serie B, e poi pensare a qualcosa di più prestigioso come è nelle attese dei suoi tifosi. Ad Ascoli conservo tanti amici con i quali sono in frequente contatto – conclude De Matteis – ci sentiamo spesso e conosco bene l’amore che circonda la squadra e la passione che i tifosi sanno trasmettere. Auguro loro di raccogliere, quanto prima possibile, le migliori soddisfazioni calcistiche. Se lo meritano».
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