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Covid, oltre la metà dei nuovi positivi
nel Piceno ha meno di 40 anni

EMERGENZA CORONAVIRUS - Su 500 casi emersi in una settimana gli over 80 sono circa 40. Angelini: «Anziani più ligi alle regole e in parte vaccinati». Il cambio di sede del punto vaccinale, dal 13 marzo ad Ascoli, voluto per aumentare le postazioni
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La nuova sede per i vaccini, il Palasport di Monticelli, e la Casa della Gioventù

di Maria Nerina Galiè

Vaccini, vaccini, vaccini.

E’ questo l’obiettivo di Area Vasta 5 per contrastare la pandemia da Coronavirus

Il Piceno è ancora in zona arancione, quando tutte le Marche da oggi, 10 marzo, sono rosse.

Qui più della metà dei nuovi positivi ha meno di 40 anni. Le persone più giovani corrono meno il rischio di subire gli effetti peggiori del virus. Ma se i numeri aumentano, anche tra i non anziani e affetti da patologie può esserci il caso che si aggrava.

E’ quindi «vietato abbassare la guardia», si sente ripetere ad ogni angolo, e si pensa a rafforza l’arsenale. Disponibilità del farmaco permettendo. E’ sempre questa la maggiore incognita.

Il cambio di sede, dal 13 marzo, dalla Casa della Gioventù al Palazzetto dello Sport di Monticelli, per il territorio coperto dal Distretto Sanitario di Ascoli, rientra nella strategia di aumentare le postazioni vaccinali, appena sarà possibile.

«La decisione di cambiare la sede – spiega il dottor Claudio Angelini, direttore del Sisp – è stata della direzione di Area Vasta 5 (ed accolta dal sindaco di Ascoli Marco Fioravanti, ndr). Il Palasport di Monticelli può contenere 4, anche 5 postazioni. Mentre la Casa della Gioventù, che rimarrà a disposizione, non più di tre».

Quindi dal 13 marzo si faranno molti più vaccini.

«Ci stiamo organizzando in tal senso. Ma dipende molto dalla fornitura dei tre farmaci, Pfizer, Moderna e Astra Zeneca. Inoltre aspettiamo indicazioni dalla Regione Marche sul alcune operatività.

L’Astra Zeneca è stato esteso a tutte le fasce d’età. Ma è possibile che ci saranno dei distinguo. Poi c’è un altro aspetto molto importante. Più postazioni implicano più medici che devono coprire l’intero orario, sabato e festivi compresi.

Ci stiamo attivando anche per questo».

Gli effetti di una tempestiva campagna vaccinale sono determinanti per contrastare la diffusione del contagio. si fanno sentire sul temuto indice Rt che determina l’ancor più temuto colore giallo, arancio e rosso.

«L’indice Rt è determinato da tanti fattori. Uno di questi è la disponibilità di posti nelle Rianimazioni.

Ad avere gli effetti peggiori della malattia sono le persone anziane o con patologie pregresse.

Dal 1° all’8 marzo, nella provincia di Ascoli, ci sono stati 500 nuovi positivi circa. Di questi, più della metà ha meno di 40 anni.

Mentre gli over 80 a risultare positivi sono stati una quarantina.

Ora, è vero che gli anziani non fanno vita sociale, non fanno l’aperitivo. Escono poco, in questo periodo soprattutto. Per precauzione sono stati tenuti lontani dai nipoti. Alcuni se ne guardano bene dai nipoti. Le persone avanti con gli anni sono poi molto più ligi alle regole.

Ma è anche vero che nel frattempo ne abbiamo vaccinati molti. Iniziando dagli ospiti delle Rsa e delle residenze protette».

Altra categoria a rischio di complicanze serie con il Covid sono le persone affette da patologie.

«La Dmo (Direzione medica ospedaliera, ndr) che li ha in carico ha quasi terminato le prime dosi ai dializzati. Poi sarà la volta dei pazienti in attesa di trapianto, dei trapiantati e di persone affette da diverse altre patologie gravi (leggi qui il riepilogo dell’assessore regionale Saltamartini, ndr)».

Dal 15 marzo scenderanno in campo anche i medici di medicina generale. Intanto per gli over 80 che non possono raggiungere i punti vaccino territoriali. Poi, si spera, ad una fetta più ampia di popolazione (leggi qui).

 



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