facebook rss

Ascoli-Palermo 1-2: è ora di cominciare a guardarsi alle spalle, contestato Bucchi

SERIE B - Complice una difesa fin troppo ballerina, il Palermo va in vantaggio con Brunori che nella ripresa prima si fa parare un rigore a Leali e poi firma la doppietta che regala tre punti ai rosanero e gli permette di agganciare la vetta della classifica marcatori. In mezzo la rete lampo di Forte che segna a pochi secondi dal suo ingresso in campo. Il Picchio scivola in classifica. I punti di vantaggio sulla zona playout sono sempre tre, ma davanti corrono e dietro salgono: una morsa nella quale si rischia di finire stritolati
...

La Curva Nord bianconera

 

di Andrea Ferretti

 

Cori contro l’allenatore Bucchi a fine partita, prima dagli spalti e poi davanti la tribuna. Tifosi inferociti per la sconfitta dell’Ascoli, ma soprattutto per alcune scelte operate dall’allenatore in partenza, in particolare Ciciretti partner d’attacco di Gondo. I due hanno combinato pochino e, sarà un caso, ma quando sono subentrati Forte e Dionisi, che non sono partiti titolari per piccoli problemi fisici, il primo ha segnato dopo pochi secondi, il capitano si è procurato un rigore che l’arbitro ha prima assegnato e poi annullato dopo aver rivisto l’azione sullo schermo del Var. L’Ascoli scivola in classifica. I punti di vantaggio sulla zona playout sono sempre tre, ma davanti corrono e dietro salgono. Ovvero una morsa nella quale i bianconeri rischiano di finire stritolati. L’ultima in classifica ha solo cinque punti di meno.

 

Lo scambio di maglie dei due presidenti Mirri e Neri

LE PREMESSE – Nell’Ascoli le novità sono il ritorno dal primo minuto di Buchel in cabina di regia e Ciciretti in attacco alle spalle di Gondo. Sorti diverse per i nuovi arrivati Proia e Forte: il primo parte titolare, il secondo dopo un risentimento muscolare accusato alla vigilia del match è in panchina con capitan Dionisi, anche lui non al top. Nel 3-5-2 del Palermo il ritorno dell’ex Saric. In panchina i due volti nuovi Verre e Tutino. Nel settore ospiti in tifosi del Palermo sono in pochi a causa del posticipo che ne ha costretti tanti a restare in Sicilia. L’Ascoli Calcio nell’intervallo offre loro un cartoccio di olive all’ascolana, simpatico lo striscione dei rosanero “Buone le olive ma u sfinciuni è megghiu“. Prima del fischio d’inizio, preceduto dal minuto di raccoglimento per la scomparsa dell’ex presidente Figc Tavecchio, durante il quale la curva bianconera ha rivolti corri offensivi nei confronti della Lega. Poi lo scambio di maglie tra i due presidenti Neri (Ascoli) e Mirri (Palermo).

 

IL PRIMO TEMPO – Dei bianconeri la prima conclusione con Pigliacelli che all’8’ respinge in tuffo la conclusione di Gondo. La risposta ospite al 13’: centro di Di Mariano, Brunori non ci arriva per un nulla. Al 15’ Palermo in vantaggio con lo stesso Brunori che sul lancio di Damiani, sfugge a Botteghin sul filo del fuorigioco e pesca l’angolino con un diagonale mancino. Al 26’ ci vuole un volo di Leali per respingere la bordata di Valente. La partita ce l’ha in mano il Palermo e al 29’ non esce di molto sul fondo la bordata di Di Mariano. L’Ascoli non può che reagire e va tre volte vicino al pari: al 32’ con la schiacciata di testa di Gondo deviata da Pigliacelli, al 37’ nella stessa azione con Ciciretti e Falasco ma il portiere c’è sempre.

 

IL SECONDO TEMPO – L’Ascoli parte di nuovo forte e all’8’ Ciciretti sfiora il palo dal limite. Ma al 15’ Leali deve superarsi sulla girata di testa di Segre. Poi Bucchi cambia l’attacco con Forte e Dionisi. Nemmeno un minuto e proprio Forte risolve una mischia: gol a tempo record, da annali del calcio. Poi ecco Tutino per Di Mariano. Il cambio porta fortuna. Al 26’ fallo di Simic su Brunori: rigore, ma Leali para il penalty allo stesso attaccante. Al 31’ Dionisi va giù in area, l’arbitro indica di nuovo il dischetto ma poi il Var lo invita a rivedere l’azione: nulla di fatto. Al 37’ la doccia fredda con Brunori che si riscatta trovando l’angolino a chiusura di una ripartenza, complice una deviazione di Buchel.

 

ASCOLI (3-5-1-1): Leali; Simic, Botteghin, Quaranta; Adjapong (40’st Mendes), Collocolo, Buchel (40’st Lungoyi), Proia, Falasco; Ciciretti (18’st Dionisi e 42’st Re); Gondo (18’st Forte). A disposizione:  Guarna, Bolletta, Donati, Tavcar, Giordano, Falzerano, Eramo. Allenatore: Bucchi

 

PALERMO (3-5-2): Pigliacelli; Mateju, Nedelcearu, Marconi; Valente (42’st Orihuela), Segre (30’st Verre), Damiani (30’st Broh), Saric, Sala; Brunori (42’st Soleri), Di Mariano (22’st Tutino). A disposizione: Grotta, Massolo, Buttaro, Lancini, Broh. Allenatore: Corini

 

Arbitro: Feliciani di Teramo (assistenti Colarossi di Roma e Cavallina di Parma, quarto ufficiale Fiero di Pistoia, Var Di Martino di Teramo, Avar Cecconi di Empoli)

 

Reti: 15’pt Brunori e 37’st (P), 19’st Forte (A)

 

Note: spettatori 6.359, incasso 51.175 euro (paganti 2.389, euro 19.409; abbonati 3.970, rateo euro 31.766). Angoli 12-2 per l’Ascoli. Ammoniti: Mateju (P) e Nedelcearu (P). Angoli 12-2 per l’Ascoli. Recupero 3’+5′


© RIPRODUZIONE RISERVATA

Torna alla home page


Per poter lasciare o votare un commento devi essere registrato.
Effettua l'accesso oppure registrati




X