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Ascoli, recriminazioni stop: c’è da pensare al Modena

CALCIO - Le assenze in attacco hanno pesato parecchio e alla fine l'attaccante più pericoloso è stato il difensore Simic al novantesimo
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di Lino Manni

 

La terza vittoria consecutiva di mister Breda si stampa sulla traversa al novantesimo. Ancora una volta il Benevento ci ha fatto vedere le… streghe. E’ stato un assedio a Fort Apache e un pò di western alla John Ford in effetti c’è stato quando al triplice fischio quando. Il Benevento, in inferiorità numerica, nel secondo tempo ha spezzato in tutti i modi, leciti e non leciti, l’offensiva dell’Ascoli. Non era facile passare anche perché erano troppe le assenze in avanti dei bianconeri. Una sterilità messa in evidenza già nella prima frazione di gioco quando in pratica non si è mai tirato in porta. Con un uomo in più, la ripresa sembrava più alla portata. Ma ancora una volta sono venuti al pettine le carenze in attacco. Se poi ci aggiungiamo qualche occasione sciupata malamente… ecco lo 0-0. Una partita dove i pericoli maggiori sono arrivati quando è entrato capitan Dionisi (non ancora al cento per cento) che si è presentato con un destro alto e un colpo di testa. Poi ci ha pensato la traversa su Simic, il difensore centrale trasformato in centravanti. Il contrario di Antonio Aloisi che tanti anni fa da centravanti diventò uno dei migliori stopper in circolazione. Spezzo una lancia a favore di Falzerano. Sbaglia tanto e spesso, ma è stato uno dei migliori con le sue serpentine e i suoi inserimenti. Vediamo allora il lato positivo: 3 partite con Breda, 7 punti e nessun gol subìto. Non c’è tempo per recriminare che è già ora di pensare alla prossima, mercoledì a Modena.


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