di Lino Manni
La sconfitta con il Palermo mi ha fatto tornare in mente quella del 12 marzo 1973 contro il Foggia. La partita era in programma di domenica, ma una grande nevicata rese il “Del Duca” inagibile. Inutile il lavoro dei tifosi-spalatori e partita rimandata d’ufficio al giorno dopo. L’Ascoli di Rozzi e Mazzone, neopromosso in B, perse 0-2 e un gol lo segnò il centrocampista Luigi Delneri, futuro allenatore.
Anche questo rinvio col Palermo è andato male. na partita giocata, a tratti, anche bene dalla squadra di Bucchi. Il nuovo centrocampo con l’innesto di Buchel e Proia ha giostrato bene la palla. Manovre ragionate ma troppo lente che hanno permesso le ripartenze dei rosanero. Proprio su una di queste il Palermo è passato in vantaggio. Un “gollonzo” di Brunori, bravo ma anche fortunato a trovare l’angolino.
L’Ascoli non sta a guardare: crea diverse occasioni ma non concretizza. Gondo tanta foga ma zero tiri in porta. Ciciretti, fantasista solo a sprazzi. Nella ripresa si riparte con gli stessi del primo tempo e poi, nell’ultima mezzora con Forte e Dionisi, arriva subito il pari.
Ma si continua a giocare a sprazzi e dietro si balla un po’ troppo. Rigore per il Palermo, Leali compie il paratone. Sale l’agonismo in campo e l’Ascoli, spinto da un grande tifo, sfiora il vantaggio. Che invece ottiene il Palermo in contropiede, ancora Brunori che indovina l’angolino grazie anche ad una leggera deviazione di Buchel.
L’Ascoli non ha sfigurato ma deve ancora rimandare l’appuntamento con la vittoria. Contenti i tifosi del Palermo che si portano a casa tre punti preziosi e la pancia piena di olive ascolane offerte dalla società del patron Pulcinelli.
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