di Renato Pierantozzi
Inizia finalmente a muoversi la ricostruzione “pesante” di Arquata del Tronto ed in particolare del capoluogo e delle frazioni distrutte integralmente dal sisma. Si tratta delle progettazione delle zone rosse “perimetrate”. Allo scopo sono stati sbloccati 416.000 euro su un totale di 1.052.000 euro necessari. Si tratta del primo stralcio e la speranza è che si proceda, rapidamente, anche al finanziamento dell’importo complessivo visto che, almeno a chiacchiere, tutti dicono che i soldi per la ricostruzione non mancano. Intanto sono stati presentati ai residenti di Arquata gli studi condotti dalle Università di Roma Tre e di Camerino propedeutici alla ricostruzione. Nell’occasione, il sindaco Aleandro Petrucci ha sgombrato il campo da alcuni equivoci che erano balenati circa la ricostruzione delle frazioni e del capoluogo distrutti. «I paesi li ricostruiremo tutti -dice Petrucci- solo Pescara non può essere ricostruita dove è arrivato iol terremoto. Gli altri potranno essere ricostruiti dove stavano prima»L’obiettivo è sviluppata un manuale del recupero antisismico. «Non sarà esattamente come prima -dice il professore Michele Zampilli di Roma Tre- Non è utile né possibile, ma almeno alcune caratteristiche saranno riprodotte».
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