Ha raccontato di essere stato legato ad una trave e picchiato durante la prigionia in Libia. E’ un Franco Giorgi ancora molto provato quello che è apparso agli inquirenti ascolani durante l’interrogatorio svoltosi giovedì presso il carcere di Marino del Tronto dove è stato trasferito dal penitenziario romano di Rebibbia. Nella giornata odierna è arrivato il via libera alla concessione degli arresti domiciliari. «Il mio assistito non appena recupererà un po’ di forze – spiega l’avvocato Mario Ciafrè – è pronto a spiegare tutto ai magistrati». Giorgi, infatti, finito in carcere su ordine della Procura di Ascoli per un’indagine del 2016 relative ad un presunto traffico d’armi. L’ascolano, 75 anni, era tornato in Italia lo scorso primo aprile dopo che era stato lo stesso ministro della Giustizia, Alfredo Bonafede, a dare l’annuncio su Facebook.
rp
Franco Giorgi trasferito a Rebibbia Provato nel fisico, ma solita grinta
Torna in Italia Franco Giorgi dopo quattro anni di prigionia trascorsi in Libia
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