Fare pubblicità
sui giornali online conviene
Bonus fiscale con sconti
dal 75% al 90% per chi usa il banner

NEL DECRETO CRESCITA del Governo c'è una norma che permette alle piccole e medie imprese, ai professionisti, alle microimprese e alle startup di investire in promozione sui quotidiani web, su quelli cartacei, sulle radio e tv locali usufruendo di sconti contributivi, sotto forma di credito d'imposta
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La pubblicità è l’anima del commercio, recita un vecchio slogan, che risale agli albori quando si utilizzava, ancora, il termine francese réclame. Perché la pubblicità è la forma più rapida e diretta per far conoscere il proprio prodotto, la propria azienda, il proprio brand ad un vasto pubblico sotto forma di cartelloni fissi e mobili, spot televisivi, spazi sui giornali, e, adesso, ancor più, attraverso i banner nei giornali online. La pubblicità utilizza tutti i media per centrare il proprio target, raggiungere la propria platea, convincere il proprio pubblico. Ma la pubblicità costa. E costringe le grandi aziende, le piccole imprese, perfino i liberi professionisti, a pianificare un budget e progettare una vera e propria campagna affidata a società specializzate. Togliendo così risorse agli investimenti produttivi.

Ecco allora che col decreto Crescita, varato dal Governo e con l’iter parlamentare in corso per la sua conversione in legge, viene prorogato il cosiddetto “Bonus pubblicità”, vero e proprio sgravio fiscale per le aziende piccole e grandi che investono in comunicazione. Un provvedimento che arriva come ossigeno per quelle imprese, soprattutto del Piceno, che si stanno rialzando dalla crisi economica e dai danni provocati all’intero territorio dal terremoto del 2016. Questo Bonus prevede, infatti, la detraibilità a fini fiscali di tutti quegli investimenti fatti dall’azienda in pubblicità, almeno quello quelli “incrementali”.

Di che si tratta? Ecco presto spiegato: quelle imprese, lavoratori autonomi, enti non commerciali, che hanno investito 1000 euro e, l’anno successivo, decidono di investire 1200 euro, possono usufruire di agevolazioni fiscali fino al 75% della spesa, che potrebbero arrivare, addirittura, al 90% per le microimprese, piccole e medie imprese e startup innovative. Agevolazioni su cosa? Su quei 200 euro investiti in più. Per cui, più si aumenta la cifra destinata alla pubblicità maggiore sarà il bonus fiscale ottenuto sotto forma di credito d’imposta. Ma non tutti usufruiranno di questi “sconti”, solo quelle aziende che sceglieranno la stampa scritta online e cartacea, le radio e le tv locali.


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